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Bonus prima casa under 36

Come funziona, a chi spetta e requisiti richiesti.

Francesca Rizzi

Pubblicato il 17 February 2023

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Tra le agevolazioni fiscali concesse sull’acquisto di immobili, il bonus prima casa è sicuramente l’incentivo più utilizzato dai contribuenti. In questo articolo vedremo in dettaglio come funzionano le agevolazioni fiscali rientranti nel bonus prima casa e quali sono i requisiti per accedervi.

È bene infatti prestare attenzione al funzionamento delle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa e rispettare alla lettera le condizioni imposte dalla legge, sia per non dover corrispondere allo Stato le imposte che erano state scontate all’atto del rogito, sia per non dover pagare una sanzione pari al 30% di tale importo. Di seguito tutte le informazioni utili per accedere alle agevolazioni fiscali sulla prima casa.

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Cos’è il bonus prima casa?

Sotto il nome di “Bonus Prima Casa” rientrano una serie di agevolazioni messe a disposizione di chi acquista un’abitazione. Questo insieme di agevolazioni sulla prima casa consente di beneficiare di alcuni sgravi fiscali che riducono le tasse legate alla compravendita di un immobile ad uso abitativo, a patto che questo venga classificato come “prima casa”.

Esistono vari tipi di sgravi fiscali, ma ricordiamo innanzitutto chi sceglie di acquistare un’abitazione da adibire come prima casa stipulando un mutuo con la banca ha sempre la possibilità – a prescindere da reddito o età - di scaricare come detrazione Irpef il 19% delle spese dello stesso. Si tratta di una possibilità che dovrebbe rimanere invariata anche in seguito alla Riforma Fiscale, che ha annunciato una notevole riduzione delle spese detraibili dal modello 730 o modello redditi PF.

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Bonus prima casa 2023

Le agevolazioni fiscali prima casa varranno anche per il 2023, con possibilità di avere vantaggi fiscali su mutuo e tasse quando si acquista un immobile ad uso abitativo destinato a prima casa.

L’insieme delle agevolazioni a disposizione di chi acquista un’abitazione, noto con il nome di bonus prima casa, è per fortuna uscito indenne dalla riduzione degli incentivi attuata dall’esecutivo, in ultimo in occasione della Legge di Bilancio 2022. Vediamo perciò in cosa consiste e chi ha diritto al Bonus Prima Casa 2023, accessibile a prescindere da reddito o età.

Come funzionano le agevolazioni fiscali prima casa?

Scendiamo ora nel dettaglio e vediamo come funzionano le agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa.

Il bonus sulla prima casa consiste in una riduzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale e dell’IVA, nei casi in cui venga applicata. Ricordiamo inoltre che tale bonus è un’agevolazione che spetta a chi compra un’abitazione nel Comune di residenza. Ci sono anche altri requisiti da rispettare se si vuole accedere a questo tipo di agevolazioni, come ad esempio i tempi per il trasferimento della residenza e la tipologia di abitazione acquistata.

Vediamo allora chi può accedere al bonus prima casa e quali sono i requisiti e le regole da rispettare per poter beneficiare della riduzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale e dell’IVA.

Quali sono le agevolazioni fiscali prima casa

Per spiegare come funziona il bonus prima casa vediamo innanzitutto quali agevolazioni fiscali sono riconosciute:

  • riduzione dell’IVA: per i contribuenti che acquistano la prima casa direttamente dall’impresa costruttrice, l’IVA scende dal 10% al 4%. L’imposta ipotecaria e catastale si pagano in misura fissa pari a 200 euro ciascuna;
  • riduzione dell’imposta di registro: per chi compra da un privato, l’imposta di registro scende dal 9% al 2%. Ciò significa che, per gli acquisti da privati, il bonus permette di pagare tale imposta sul valore catastale dell’immobile, sulla base del principio prezzo/valore. Anche in questo caso l’imposta ipotecaria e catastale sono in misura fissa, pari a 50 euro ciascuna;
  • acquisto per successione o donazione: in questi casi il contribuente pagherà l’imposta ipotecaria e catastale in misura fissa pari a 200 euro ciascuna;
  • credito d’imposta: per i contribuenti che vendono e riacquistano casa entro 12 mesi (usufruendo delle agevolazioni), il bonus prevede la possibilità di sottrarre l’imposta da pagare con quella già pagata per acquistare la precedente abitazione.  Nel caso di mancato utilizzo di tutto il credito d’imposta spettante, questo può essere utilizzato in compensazione o in dichiarazione dei redditi ai fini della riduzione dell’Irpef.

Oltre alla riduzione delle imposte, chi acquista un immobile classificato come prima casa potrà accedere, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi:

  • alla detrazione Irpef del 19% delle spese dell’immobile e fino a 1.000 euro per le spese di intermediazione immobiliare;
  • alla detrazione degli interessi passivi sul mutuo.

Ricordiamo, inoltre, che per accedere al bonus prima casa non è necessario presentare domanda all’Agenzia delle Entrate. In sede di acquisto del bene, infatti, il contribuente potrà dichiarare di essere in possesso dei requisiti necessari per accedere alle agevolazioni fiscali e beneficiare della riduzione delle imposte dovute.

Requisiti bonus prima casa

Per accedere alle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa, è necessario rispettare una serie di requisiti:

  • l’acquirente deve essere residente nel Comune in cui si trova la casa da acquistare, oppure può stabilirvi la residenza entro 18 mesi dall’atto di acquisto. Soltanto nel caso in cui l’immobile sia in fase di ristrutturazione coperta dal Superbonus 110%, si avranno a disposizione 30 mesi di tempo utile. In alternativa, l’immobile può trovarsi presso la sede di lavoro del contribuente;
  • l’acquirente non deve essere titolare, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altre abitazioni per le quali si è fruito delle agevolazioni fiscali. In caso contrario, l’acquirente ha 1 anno di tempo dal rogito per effettuare la cessione;
  • l’acquirente non deve essere titolare dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altro immobile situato nello stesso Comune dove si trova l’abitazione da acquistare. Diversamente, l’immobile deve essere venduto o donato prima del nuovo acquisto;
  • l’immobile non deve essere accatastato nelle categorie A/1, A/8 o A/9;
  • l’abitazione acquistata tramite il bonus prima casa non va venduta o donata prima di 5 anni dal rogito a meno che, entro un 1 anno dall’atto, non si acquisti un altro immobile da destinare a prima casa.

Quando si possono ottenere le agevolazioni prima casa?

Se si è in possesso di tutti i requisiti sopra elencati, il bonus sulla prima casa può essere richiesto in caso di:

  • acquisto dell’abitazione;
  • successione ereditaria nella proprietà;
  • donazione della proprietà.
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Bonus prima casa giovani under 36

Il DL Sostegni bis e il DDL Bilancio 2023 hanno potenziato le misure a sostegno dei giovani con meno di 36 anni di età che decidono di acquistare un’abitazione da destinare a prima casa.

Il bonus prima casa giovani under 36 concede l’annullamento completo dell’imposta di registro, ipotecaria e castale. Inoltre, per le vendite soggette ad IVA, è riconosciuto un credito d’imposta di importo pari all’imposta corrisposta in sede d’acquisto.

I giovani under 36 che soddisfano i due requisiti di reddito ed età potranno anche beneficiare della garanzia di Stato pari all’80% della quota capitale del mutuo, ma il prezzo di listino dell’abitazione non può superare i 250 mila euro.

I cittadini che, per età o per reddito, non rientrano nelle agevolazioni fiscali per i giovani ma che decidono di acquistare quella che si definisce una prima casa, potranno comunque usare il bonus prima casa aperto a tutti.

Insomma, al momento e per tutto l’anno prossimo esistono due tipi di agevolazioni sulla prima casa: un bonus under 36, che concede vantaggi maggiori, e un bonus prima casa 2023 over 36, destinato a tutti i cittadini residenti in Italia senza limiti di età o di reddito.

Per accedere alle agevolazioni prima casa giovani, il beneficiario non deve aver compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto è rogitato. È necessario, inoltre, avere un reddito ISEE non superiore a 40 mila euro annui. Puoi richiedere comodamente il tuo ISEE 2023 online con Wewelfare

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