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Domande frequenti
È opportuno inoltrare il ricorso per vedersi riconosciuta una prestazione di invalidità civile mediante ATP nel momento in cui, mediante una consulenza medico-legale di parte, emerge che la percentuale di invalidità riconosciuta dall'INPS al richiedente non è congruente con le patologie in essere.
La procedura del ricorso di invalidità civile mediante ATP può essere avviata entro un termine perentorio di 180 giorni (6 mesi) dalla ricezione del verbale di invalidità, decorsi i quali, decade il diritto di opposizione e, il richiedente, può solo inoltrare una nuova domanda amministrativa per riconoscimento invalidità civile ripetendo l'iter da capo.
Nel processo di accertamento dell'invalidità civile sono previste due forme di tutela:
- giudiziaria, relativa alla fase sanitaria;
- amministrativa, relativa alla fase di concessione delle provvidenze economiche.
Il ricorso amministrativo va inoltrato nel caso in cui è stata riconosciuta la percentuale di invalidà che il soggetto ritiene congrua con la sua situazione sanitaria ma si vede negato il beneficio per problemi amministrativi (come il reddito ad esempio).
Il ricorso giudiziario, invece, va presentato nel caso in cui il soggetto si vedesse riconosciuta una percentuale di invalidità civile non congrua alle sue aspettative. In questo caso parlaimo di ATP.
Per effettuare il ricorso giudiziario per il riconoscimento dell'invalidità civile devono essere considerati due genere di costi:
- quelli variabili;
- quelli fissi.
Per quanto riguarda i costi fissi sono quelli relativi al contributo unificato, ovvero una marca da bollo di 43 euro (se il reddito annuo del richiedente è inferiore a 35.240,04 euro il richiedente sarà esonerato dal contributo unificato); per quanto riguarda quelli variabili, questi dipendono dal legale che il soggetto sceglierà in rappresentanza per il processo di ATP (accertamento tecnico preventivo), oltre ai costi che l'INPS può porre a carico del soggetto richiedente qualora lo stesso dovesse perdere la causa.
Il servizio consiste in una pre-valutazione medico-legale volta ad analizzare la documentazione amministrativo-sanitaria con l'obiettivo di dedurre se sussistono o meno i requisiti minimi per presentare un accertamento tecnico preventivo e, quindi, un ricorso per invalidità civile. Ad analizzare la documentazione sarà un medico specializzato in medicina del lavoro di concerto con un avvocato specializzato in diritto del lavoro e della previdenza.
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- Documenti di riconoscimento del richiedente
- Verbale contenente la percentuale di invalidità riconosciuta
- Copia della domanda di invalidità civile
- Documentazione sanitaria in possesso