

Che cos'è il permesso di soggiorno?
Scopri a cosa serve e chi può richiedere il permesso di soggiorno

Salvatore Puglisi
Pubblicato il 24 marzo 2023
Sei un cittadino straniero e vorresti diventare titolare del diritto di soggiornare in Italia per un periodo di una durata illimitata? Affinché questo sia possibile avrai la necessità di richiedere il permesso di soggiorno.
Insieme approfondiremo che cosa si intende per permesso di soggiorno, quando e come può essere richiesto.
Inoltre, all’interno di questo articolo, avrai la possibilità di comprendere:
- come effettuare il controllo del permesso di soggiorno online
- come verificare lo “stato” del tuo permesso di soggiorno
- come usufruire del portale immigrazione per il permesso di soggiorno
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Permesso di soggiorno: di cosa si tratta
Si definisce permesso di soggiorno il titolo attraverso il quale il cittadino straniero acquista il pieno diritto di soggiornare in tutto il territorio nazionale senza limiti di tempo. L’individuo che diventa titolare del diritto di soggiorno può fermarsi in uno stato per una durata specifica ovvero illimitata. L’assunzione di questo gli garantisce, anche, la possibilità di svolgere le attività consentite dalla legge e inerenti al motivo per il quale gli viene rilasciato.
Il diritto di soggiorno può essere richiesto da coloro che sono privi della cittadinanza italiana.
Figurano come stranieri tutti i soggetti privi di cittadinanza italiana ovvero coloro che sono:
- cittadini comunitari nel momento in cui hanno la cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria)
- cittadini di Paese terzo, o extra-comunitario, qualora sono titolari di cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione Europea, ed in questa accezione viene considerato dalle disposizioni contenute nel d.lgs n.286/98 e succ.mod, Testo Unico sull’Immigrazione e nel suo Regolamento di Attuazione, d.p.r. n.334/99 e succ.mod.
Requisiti per ottenere il permesso di soggiorno
Affinché un individuo possa ottenere il Permesso di Soggiorno è necessario che sia in possesso dei seguenti requisiti:
- Titolarità di un visto d’ingresso;
- Attuazione di un ingresso regolare nel Paese, in base ai requisiti e condizioni generali (art.4 d.lgs. n.286/98 e succ.mod., Testo Unico sull’Immigrazione)
- Presentazione della richiesta di permesso di soggiorno entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso (art.5, comma 2, T.U. Immigrazione)
Un individuo si intende regolare all’interno di un Paese che non è il suo di cittadinanza nel momento in cui soddisfa una delle seguenti caratteristiche:
- è in possesso di un valico di frontiera autorizzato;
- è titolare di un passaporto valido o di altro documento di viaggio equivalente;
- ha una serie di documenti atti a giustificare lo scopo e le condizioni del soggiorno ed è in grado di dimostrare di disporre di mezzi finanziari sufficienti in relazione alla natura e alla durata del soggiorno ed alle spese di ritorno nel Paese di provenienza o di transito verso uno Stato terzo;
- non deve essere segnalato ai fini della non ammissione;
- non deve essere identificato come soggetto pericoloso per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato;
- non deve essere stato condannato, anche con sentenza non definitiva (compresa quella adottata a seguito di patteggiamento) per uno dei reati previsti dall’art.380, commi 1 e 2 del codice di procedura penale.
Tipologie di permessi di soggiorno
Numerosi sono i motivi in forza dei quali un permesso di soggiorno può essere rilasciato. L’indicazione inerente alla motivazione deve essere indicata nel visto di ingresso, salvo disposizioni vigenti, e la durata del permesso è uguale a quella prevista dal visto d’ingresso (art.5, comma 2 e 3, T.U. Immigrazione).
I principali motivi del soggiorno sono:
- Permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato (è necessario accedere alle quote di ingresso con il decreto flussi)
- Permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo
- Permesso di soggiorno per motivi di famiglia
- Permesso di soggiorno per motivi di studio
- Permesso di soggiorno per motivi religiosi
- Permesso di soggiorno per attività sportiva
- Permesso di soggiorno per cure mediche
- Permesso di soggiorno per assistenza minori o art. 31
Si ricorda che esistono anche dei permessi di soggiorno che possono essere rilasciati in assenza del visto di ingresso. Questi si connotano come dei casi eccezionali disciplinati dal Testo Unico Immigrazione. Per queste casistiche il rilascio del permesso di soggiorno è possibile senza un visto di ingresso specifico e quando il cittadino straniero si trova già in Italia. I casi sono: permesso di soggiorno per minori in stato di abbandono (minore età), protezione sociale, assistenza minore, cure mediche, motivi di giustizia, motivi umanitari / protezione sussidiaria, richiesta asilo – asilo politico, emigrazione in un altro paese, attesa cittadinanza.
Come ottenere il permesso di soggiorno
Così come anticipato il permesso di soggiorno si connota come lo strumento che permette ai cittadini stranieri e agli apolidi presenti sul territorio dello Stato di soggiornare in Italia, secondo i limiti direttamente previsti dalla normativa vigente.
Una volta che un cittadino straniero giunge in Italia ha a disposizione otto giorni lavorativi per richiedere il permesso di soggiorno presso il Questore della provincia relativo alla provincia in cui lo straniero desidera soggiornare. Si specifica che la durata del permesso di soggiorno è la medesima di quella prevista dal visto d'ingresso.
Si chiarisce che il documento, ovvero il permesso di soggiorno, viene, previo accertamento della sua identità personale, rilasciato dalla Questura in cui abita lo straniero. Questo documento contiene oltre ai dati anagrafici e l'immagine del volto anche le impronte digitali del titolare in quanto è finalizzato ad assicurare la riconoscibilità del titolare.
A decorrere dall'11 dicembre 2006 è stato adottato il permesso di soggiorno elettronico, previa acquisizione dei dati relativi all'identificazione del richiedente da parte delle Questure.
Il permesso di soggiorno si struttura come una smart card che riporta le seguenti informazioni:
- le generalità del titolare;
- la foto del titolare;
- il numero del documento;
- la tipologia del documento;
- la data di emissione e di validità dello stesso;
- e generalità dei figli;
- il codice fiscale;
- il motivo del soggiorno.
Il processo di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno elettronico mediamente avviene in un arco compreso di 60 giorni la cui computazione ha inizio dalla data di presentazione della domanda.
Ai fini di avere la possibilità di ottenere il rilascio del permesso di soggiorno è necessario presentare:
- il modulo di richiesta;
- il passaporto, o altro documento di viaggio equivalente, in corso di validità con il relativo visto di ingresso, se richiesto;
- una fotocopia del documento stesso;
- 4 foto formato tessera, identiche e recenti;
- la documentazione necessaria al tipo di permesso di soggiorno richiesto
- il versamento di un contributo come più avanti specificato.
Nel periodo di attesa del rilascio del primo permesso di soggiorno per lavoro, si evidenzia che lo straniero ha l’opportunità di svolgere, su base temporanea, l’attività lavorativa in attesa della comunicazione dell'Autorità di pubblica sicurezza. La medesima procedura ha valore anche nel caso in cui avvenga il rinnovo del permesso di soggiorno, nel caso in cui il permesso rientri tra quelli che consentono di svolgere attività lavorativa.
Periodo di validità del permesso di soggiorno
La durata di validità del permesso di soggiorno è connessa a quella del visto d'ingresso.
Nello specifico sono stati definiti tre scaglioni standard:
- fino a sei mesi per lavoro stagionale e fino a nove mesi per lavoro stagionale nei settori che richiedono tale estensione
- fino ad un anno, per la frequenza di un corso per studio o formazione professionale ovviamente documentato
- fino a due anni per lavoro autonomo, per lavoro subordinato a tempo indeterminato e per ricongiungimenti familiari.
Si evidenzia che sono presi in considerazione anche dei casi specifici per i quali viene prevista una diversa durata. Si ricorda che gli stranieri che vengono in Italia per visite, affari, turismo e studio per periodi non superiori ai tre mesi, non devono chiedere il permesso di soggiorno, ma devono presentare la dichiarazione di presenza.
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