Logo WeWelfareLogo WeWelfare
HomepageServiziCome funzionaNews
Apri il menu

Come calcolare lo stipendio da lordo a netto

Modalità di calcolo dello stipendio da lordo a netto

Francesca Rizzi

Pubblicato il 18 febbraio 2024

Condividi su

Come ben sappiamo tra stipendio lordo e stipendio netto esiste un differenziale importante imputabile alla tassazione sul reddito da lavoro.Dati questi presupposti risulta chiaro che essere in grado di procedere alla computazione dello stipendio netto è molto importante per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. Questo calcolo, di fatto, permette concretamente di conoscere non solo l’esatto importo della retribuzione spettante, partendo dal lordo, ma anche il valore di imposte e contributi versati. La conoscenza dell’ammontare delle imposte pagate risulta essere molto importante soprattutto in un sistema come quello italiano, che si contraddistingue per un alto cuneo fiscale, ovvero da un’alta differenza tra il costo sostenuto dall’azienda per il lavoro svolto dalle persone ed il netto che queste ricevono in busta paga.Questa computazione non è semplice, anche quando si conosce il valore dell’importo lordo inserito in busta paga.Si ricorda che essere consapevoli di quanto pesano imposte (IRPEF e addizionali) e contributi INIPS, ma anche di quali sono le agevolazioni fiscali che spettano, è una informazione importante per tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti.A tal fine sussistono molte variabili, istruzioni e regole da considerare, che sono in continua evoluzione.Per l’attuazione di questo calcolo risulta essere necessario ricordare che a partire dal 1° gennaio 2024 sono cambiate le aliquote IRPEF, con effetti anche sulle agevolazioni.

Elementi da tenere in considerazione per il calcolo dello stipendio netto

Per il calcolo dello stipendio netto mensile, bisogna tenere conto innanzitutto dei seguenti dati:

  • stipendio lordo;
  • imposte;
  • contributi previdenziali;
  • agevolazioni fiscali riconosciute (come gli assegni familiari);
  • detrazioni fiscali.

Calcolo dello stipendio netto partendo dallo stipendio lordo

Il punto di partenza per questo calcolo è la busta paga. Di fatto per poter fare il calcolo dello stipendio netto mensile bisogna partire da questo documento che raccoglie le informazioni necessarie.I dati fondamentali da rintracciare nella busta paga per calcolare la retribuzione sono principalmente due:

  • somme trattenute ai fini fiscali e previdenziali al lavoratore;
  • calendario presenze con il riepilogo del numero di ore lavorate e di assenza, permessi e ferie.

Si evidenzia che la voce più importante da verificare è il cosiddetto lordo mensile ossia la prima voce di stipendio lordo che è la base di partenza per il calcolo.Dal punto di vista pratico lo stipendio lordo è il valore dato dal valore della tariffa oraria applicata dal contratto nazionale per quella tipologia di lavoro per il numero delle ore lavorate nel mese.Questa voce non è necessariamente fissa dal momento che si andrà ad aumentare questo valore con eventuali straordinari, rimborsi a piè di lista, diarie per missioni all’esterno.Per calcolare lo stipendio bisognerà quindi considerare le trattenute effettuate, cioè:

  • contributi INPS a carico del lavoratore dipendente;
  • eventuali assegni familiari;
  • trattenute IRPEF;
  • detrazioni dal lavoro dipendente;
  • eventuali detrazioni per carichi di famiglia;
  • addizionali regionali e comunali;
  • Bonus Renzi.

Gli step di calcolo

Le formule di calcolo ed i passaggi che portano alla determinazione dello stipendio netto mensile, partendo dalla retribuzione lorda, si possono sintetizzare in questo modo:

  • Reddito imponibile = Retribuzione lorda - Contributi INPS a carico dipendente;
  • Imposta lorda = IRPEF+ Addizionale IRPEF regionale + Addizionale IRPEF comunale;
  • Detrazioni = Detrazione da lavoro dipendente + eventuale detrazione per carichi di famiglia;
  • Imposta netta = Imposta lorda – Detrazioni;
  • Retribuzione netta = Reddito imponibile - Imposta netta + eventuale bonus Renzi.

Importi contributivi previdenziali INPS

L’aliquota contributiva a carico del lavoratore è pari a 9,19 per cento (da calcolare sull’imponibile lordo), mentre l’aliquota a carico del datore di lavoro (non viene indicata in busta paga) dipende a seconda dei settori di appartenenza, come stabilito dalle tabelle pubblicate annualmente dall’Inps.Nel calcolo dello stipendio netto incide anche il bonus connesso al taglio del cuneo fiscale che è stato riconosciuto nel 2024 secondo le seguenti fasce reddituali:

  • al 6 per cento per le retribuzioni imponibili, parametrate su base mensile per tredici mensilità, fino a 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
  • al 7 per cento a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Aliquote e scaglioni

Oggi il sistema di tassazione ordinaria delle retribuzioni si fonda sul “principio della ritenuta alla fonte”.Questo significa che il datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta, si occupa di attuare i versamenti mensili per conto del lavoratore trattenendo gli importi da lui dovuti direttamente dalla retribuzione mensile.L’imposta lorda vede l’applicazione al reddito complessivo delle aliquote per scaglioni IRPEF che sono state oggetto di riforma a decorrere dal 1° gennaio 2024:

  • 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;
  • 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.

Detrazioni e addizionali

Le detrazioni riducono l’imposta IRPEF da pagare e spettano se alla formazione del reddito complessivo concorrono appunto i redditi derivanti da rapporto di lavoro dipendente (compreso lavoro a domicilio, se considerato dipendente) e quelli assimilati.Sull’imponibile determinato ai fini IRPEF si applica anche un’addizionale regionale pari allo 0,9 per cento su tutto il territorio nazionale, che può essere aumentata, da ogni singola Regione, fino ad un massimo dell’1,4 per cento.

Scopri il nuovo modo di poter accedere a tutti i servizi di Caf e Patronato di uno sportello fisico direttamente da casa e senza code.
Scopri il nuovo modo di poter accedere a tutti i servizi di Caf e Patronato di uno sportello fisico direttamente da casa e senza code.

Altri articoli che potrebbero interessarti