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Novità 730 per il 2024

Per il 2024 in arrivo novità per il 730

Francesca Rizzi

Pubblicato il 24 March 2024

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Il 28 febbraio 2024 l’Agenzia delle entrate ha provveduto alla pubblicazione di una serie di novità che sono connesse al modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2024 relativa al periodo d’imposta 2023. 

In tale frangente risulta importante ricordare che la scadenza per la presentazione della propria dichiarazione reddituale è prevista per il 30 settembre 2024.

Dal punto di vista pratico l’Agenzia delle Entrate per mezzo dei provvedimenti numero 68472 e numero 68478 ha confermato anche le modifiche per gli altri modelli di dichiarazione: Iva, Certificazione unica, 770, Redditi Persone fisiche, Redditi Società di capitali, Redditi Società di persone, Redditi Enti non commerciali, Consolidato nazionale e mondale, Irap e 175 modelli Isa.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire le novità più importanti per quanto riguarda il nuovo 730.

Cos’è il modello 730

Il modello 730 è uno strumento fondamentale si fini della dichiarazione dei propri redditi.

Questo strumento, o meglio modello, risulta essere pensato principalmente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.

Uno degli aspetti fondamentali di questo modello di dichiarazione è insito nel fatto che presenta notevoli vantaggi che sono direttamente connessi alla sua facilità di compilazione. 

Infatti, dal punto di vista pratico emerge che il contribuente non dove occuparsi dell’attuazione di alcun calcolo sebbene vada ad ottenere, per il suo tramite, del rimborso o delle eventuali trattenute (nel caso in cui la dichiarazione si concluda con un debito d’imposta), direttamente in busta paga o sulla rata di pensione, a partire dal mese di luglio per i lavoratori dipendenti o dal mese di agosto/settembre per i pensionati. 

Si chiarisce inoltre che grazie alla compilazione del modello 730 il contribuente si trova in una situazione in cui risulta essere al riparo da eventuali sanzioni emesse dall’amministrazione finanziaria, derivanti da errori nella compilazione, dal momento che il Caf Confsal assicura, grazie ad un efficace polizza assicurativa e ad un team di professionisti che effettuerà i controlli sulle dichiarazioni, il totale rimborso delle sanzioni che scaturiscono da eventuali irregolarità dichiarative.

I modelli approvati 

Dal punto di vista tecnico si rileva che per mezzo dei messaggi di cui sopra sono anche state approvate insieme alle relative istruzioni, anche i seguenti modelli: 

  • a) 730/2024, relativo alla dichiarazione semplificata agli effetti delle imposte sul reddito delle persone fisiche che i contribuenti, ove si avvalgano dell’assistenza fiscale, devono presentare nell’anno 2024, per i redditi prodotti nell’anno 2023; 
  • b) 730-1, concernente le scelte per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF; 
  • c) 730-2 per il sostituto d’imposta e 730-2 per il CAF e per il professionista abilitato, che contengono la ricevuta dell’avvenuta consegna della dichiarazione da parte del contribuente; 
  • d) 730-3, relativo al prospetto di liquidazione riguardante l’assistenza fiscale prestata; 
  • e) 730-4 e 730-4 integrativo, concernenti la comunicazione, la bolla di consegna e la ricevuta del risultato contabile al sostituto d’imposta; 
  • f) bolla per la consegna dei modelli 730 e/o 730-1 (Allegato 1).

L’invio dati dei sostituti d’imposta

Per quanto concerne l’invio dei dati dei sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale nell’anno 2024 si rileva ch questi devono trasmettere all’Agenzia delle entrate in via telematica, direttamente ovvero tramite un soggetto incaricato della trasmissione telematica, i dati contenuti nelle dichiarazioni modello 730/2024 e nei modelli 730-4 osservando le specifiche tecniche.

Quali sono le principali novità per il 2024 sul modello 730

Come anticipato l’Agenzia delle entrate ha previsto una serie di aggiornamenti/novità per quanto concerne la compilazione e i contenuti del modello 730 per la dichiarazione dei redditi.Tra le principali emergono:

  • Ampliamento della platea: dal punto di vista pratico modello 2024 sarà possibile, infatti, presentare il 730 anche per alcune categorie fino ad ora escluse per le quali precedentemente era necessario presentare il modello REDDITI PF. In particolare, sarà possibile comunicare con il modello i dati relativi alla rivalutazione del valore dei terreni; dichiarare redditi di capitale da fonte estere assoggettati ad imposta sostitutiva; assolvere agli adempimenti relativi agli investimenti all’estero e alle attività estere di natura finanziaria.
  • Detrazioni per familiari a carico: a differenza dell’anno precedente, per mezzo dell’introduzione dell’Assegno unico universale, per l’anno d’imposta 2023 le detrazioni per i figli a carico sono previste solo per figli con 21 anni o più. Per i minori e le maggiorazioni per i disabili, infatti, sono state sostituite dall’assegno unico.
  • Mance detassate: per quanto concerne il settore turistico-alberghiero le mance destinate ai lavoratori dai clienti possono essere qualificate come redditi da lavoro dipendente e, a scelta del lavoratore, essere assoggettate ad un’imposta sostituiva dell’Irpef e delle relative addizionali territoriali con aliquota del 5%.
  • Premi di produttività: tale variabile risulta essere ridotta alla percentuale del 5% (precedentemente era al 10%) l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa ai lavoratori dipendenti del settore privato.
  • Superbonus: per quanto concerne le spese sostenute nel 2022 legate al Superbonus che non sono state inserite nella dichiarazione precedente, è possibile indicarle in quella del 2024 e ripartirle in 10 rate. A tal fine si ricorda che in comparazione alle spese effettuate nel 2023, la percentuale di detrazione è del 90% e non più del 110%.  
  • Bonus mobili: per il 2023 è stato fissato un tetto massimo di 8000 euro sulle spese detraibili.
  • Acquisto case nel 2023 con classe energetica A o B: per entrambe queste tipologie di abitazioni acquistate nel 2023 dalle imprese costruttrici degli immobili stessi, è prevista una detrazione dell’IVA del 50%.
  • Irpef redditi dominicali e agrari: prorogata anche per il 2023 l’esenzione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.
  • Imprenditori agricoli: gli imprenditori agricoli, esonerati dalla presentazione della dichiarazione IVA che hanno fruito nel 2023 di alcuni crediti d’imposta sulle attività agricole da utilizzare esclusivamente in compensazione, possono presentare il quadro RU insieme al frontespizio del modello REDDITI PF come quadro aggiuntivo al modello 730.

La dichiarazione semplificata 

Per il 2024 un’altra importante novità risulta essere rappresentata dall’abbandono della dichiarazione precompilata, che verrà sostituita dalla Dichiarazione 730/2024 semplificata.


Nello specifico questa possibilità andrà ad interessare in primo luogo i dipendenti e i pensionati, a cui verrà chiesto di confermare solo i dati presenti nel database dell’Agenzia entrate, anziché compilare le voci in forma precompilata.

Dal punto di vista pratico si rileva che questa novità è stata inserita nel Decreto n.1 del’8 gennaio 2024 “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari“, pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrato in vigore lo scorso 13 gennaio.

In merito alla precompilata 2024 va anche sottolineato che le novità introdotte con la Riforma Fiscale prevedono, da quest’anno, nuovi servizi di assistenza al contribuente che potrà modificare integrare o confermare i dati in possesso dell’agenzia, prima della messa a disposizione del modello 730 precompilato.Inoltre, a partire dal 2025, l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile la dichiarazione precompilata anche per le persone fisiche titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e assimilati.

Ampliamento della platea di utilizzo del Modello 730

Da quest’anno è anche possibile utilizzare il Modello 730/2024 anche per dichiarare alcune fattispecie reddituali per le quali era precedentemente necessario presentare il modello REDDITI PF.

In particolare, la comunicazione dei dati relativi alla rivalutazione del valore dei terreni effettuata ai sensi dell’art. 2 del decreto-legge 24 dicembre 2002 n. 282. Se hai ereditato un terreno e ne hai rivalutato il valore, ad esempio, perché hai realizzato un nuovo fabbricato su di esso, potrai comunicare all’Agenzia delle Entrate il nuovo valore del terreno tramite 730.

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