

Cosa prevede la nuova riforma fiscale
La Legge delega su cui poggerà la riforma fiscale passa alla fase operativa

Francesca Rizzi
Pubblicato il 16 ottobre 2023
La Legge delega su cui poggerà la riforma fiscale, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 14 agosto, passa alla fase operativa, che prevede l’attuazione dei cambiamenti veri e propri che non saranno realizzati tutti in una volta, ma per step.
La scelta di operare a gradi trova base anche nella effettiva mancanza di coperture dal punto di vista economico - finanziario che va ad impedire la piena realizzazione di una riforma fiscale conforme a quella desiderata ovvero quella che prevede fin dall’inizio la flat tax per tutti. Si evidenzia che obiettivi di questa riforma sono rappresentati dalla volontà di incentivare una crescita economica del Paese ponendo una particolare attenzione alla natalità oltre che al sostegno delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori. In tale frangente si pone anche la volontà del Governo di operare ai fini di prevenire e ridurre l’evasione e l’elusione fiscale, cercando di razionalizzazione e semplificare l’intero sistema tributario.
Ad oggi appare che l’azione iniziale da intraprendere sia rappresentata da una riforma dell’Irpef anche se sembra che questa potrebbe essere preceduta da una misura apposita che riguarda la tredicesima.
Il Governo, per mezzo della riforma fiscale, ambisce a tassare tutti secondo una logica di equità. A tal fine è necessario avere un Fisco che abbia una base diversa e che sfrutti istituti, come il concordato preventivo, già ampiamente utilizzato nel resto d’Europa.
Irpef a tre aliquote, no tax area uguale per tutti e flat tax rappresentano gli interventi più importanti e rilevanti che sono stati annunciati. Nonostante questo si sottolinea che lo scopo principale della riforma è quello di rendere il Fisco più leggero con procedure più snelle e una maggiore equità nel pagamento delle imposte e delle tasse.
La nuova riforma fiscale si pone come un progetto ambizioso considerando il fatto che l’ultima vera riforma fiscale risale agli anni ’70 sebbene dal quel momento si siano andati a delineare una serie di provvedimenti che hanno avuto come obiettivo quello di “tamponare falle”.
All’interno di questo articolo andremo ad approfondire i principali contenuti della riforma fiscale.
Irpef a tre scaglioni e flat tax
Questo è il primo passaggio dalle attuali quattro a tre quote Ifpef che dovrebbero entrare in vigore già dal prossimo anno
L’articolo 5 della legge delega ha predisposto la la revisione dell’Irpef con la graduale riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito.
La finalità di questa azione è di raggiungere l’aliquota unica e l’equità orizzontale.
Questo è il primo passaggio dalle attuali quattro a tre quote Ifpef che dovrebbero entrare in vigore già dal prossimo anno.
No tax area uguale per tutti
Si ambisce alla eliminazione degli scaglioni al fine di arrivare ad una condizione di equità orizzontale impositiva. Si punta, quindi, a delineare un’unica fascia di esenzione uguale per tutte le categorie di reddito (dipendente, autonomo e da pensione) con la possibilità deducibilità forfettarizzata dei costi sostenuti per la produzione del reddito da lavoro.
L’obiettivo che la riforma fiscale vuole ottenere è di fatto una equità orizzontale.
Ad oggi la no tax area varia dipende a secondo del fonte del reddito tale per cui si ha:
- limite di 8.174 euro per redditi da lavoro dipendente;
- limite di 8.500 euro per redditi da pensione;
- limite di 5.500 euro per redditi da lavoro autonomo.
La volontà è quella di individuare un’unica fascia di esenzione che sia uguale per tutti a indipendentemente dalle categorie di reddito che, anche alla luce delle detrazioni riconosciute, preveda il pagamento delle stesse tasse da tutti
Detassazione del reddito da lavoro
La riforma punta ad accorpare detrazioni e crediti di imposta per il lavoro dipendente andando a cambiare la tassazione dei redditi.
Nonostante questi presupposti si evidenzia che le detrazioni e i crediti di imposta per il lavoro dipendente più importanti saranno preservati, ma questa operazione avrà come obiettivo quello di ridurre sia gli scaglioni che le aliquote Irpef applicate sui redditi in attesa di arrivare all’aliquota unica che il Governo auspica.
Detrazioni e deduzioni continueranno, quindi, a prendere in considerazione le spese sostenute per la crescita e l’educazione dei figli, oltre che le spese sostenute per la casa, la salute e la previdenza complementare. Inoltre, le altre agevolazioni fiscali dovrebbero a riguardare anche l’inserimento nel mercato del lavoro degli under 30.
Si evidenzia che è stata prevista anche la detassazione relativa agli straordinari e alla tredicesima per i quali, a breve, dovrebbe essere introdotta una imposta sostitutiva agevolata. Si nota, però, che per i lavoratori dipendenti questa misura sarà soltanto una alternativa all’estensione della flat tax incrementale, tale per cui si connota come un’ipotesi difficilmente realizzabile per gli eccessivi costi.
Ad oggi viene prevista fin dal primo momento la flat tax incrementale col fine di andare a detassare quanto è stato guadagnato di più rispetto ai periodi di imposta precedenti per i lavoratori autonomi e questo, di fatto, già è un passo avanti rispetto al passato.
In merito alla detassazione sulla tredicesima sembra che questa potrebbe essere prevista già dalla fine di quest’anno con un apposita misura poichè se inserita nella Legge di Bilancio produrrebbe i suoi effetti solo a partire da dicembre 2024.
Novità sull’IVA
Sono, anche, state previste delle novità dovrebbero riguardare l’Iva prevedendo la revisione totale dell’imposta. Questa scelta deriva dal fatto che ad oggi i criteri con cui questa è applicata non risultano essere perfettamente aderenti alla normativa dell’UE. Dati questi presupposti si ambisce ad applicare norme diverse di esenzione oltre che una razionalizzazione delle aliquote da applicare sui “carrelli della spesa”.
Verosimilmente questo tipo d’intervento dovrebbe prevedere anche una revisione sulla detrazione e una semplificazione delle misure attualmente previste per accedere all’istituto stesso.
Evasione fiscale
Una delle priorità è delle maggiori sfide che il Governo si trova ad affrontare è rappresentata dalla lotta all’evasione fiscale. A tal fine è necessaria una rivoluzione del rapporto che il contribuente ha con il Fisco. Sulla base di questa consapevolezza si andrà a lavorare sugli strumenti che favoriscono l’adempimento degli oneri in modo spontaneo. Questo significa che bisogna muoversi verso la compliance e che saranno previste altre tregue fiscali e altre definizioni agevolate per le irregolarità tributarie. In tal modo il contribuente potrà sanare la propria posizione prima che scatti la cartella fiscale .

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