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Bonus Figli disabili: accolto ma non pagato

Scopri perché non sono arrivati nel mese di settembre i pagamenti per il bonus figli disabili

Francesca Rizzi

Pubblicato il 12 September 2023

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Che cos'è il bonus figli disabili?

La disabilità è una condizione che riguarda circa una persona su cinque nel mondo.

Le persone che hanno una disabilità devono essere tutelate e a tal fine sono state previste una serie di misure atte ad aiutare queste persone e le loro famiglie.

Numerose sono, infatti, le misure tributarie di vantaggio riservate alle persone invalide e per i loro familiari. Tra queste, quelle relative alle spese sostenute per l’acquisto di veicoli, l’assistenza personale e l’eliminazione delle barriere architettoniche mediante il riconoscimento dello stato di handicap.

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Una importante agevolazione a favore delle famiglie con un membro disabile è il bonus figli disabili.

A tal fine, il bonus figli disabili rappresenta un importante contributo erogato dall’INPS a favore dei figli con disabilità.

Questo costituisce un sostegno economico mensile per i genitori disoccupati o monoreddito, di nuclei familiari monoparentali, che hanno a carico figli con disabilità riconosciuta maggiore del 60%.

Questo contributo economico è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 per il triennio 2021-2023. Per ciascun anno, nello specifico, sono state stanziate risorse pari a 5 milioni di euro.

Grazie a questa indennità, che viene versata mensilmente per un’annualità, i genitori in ristrettezze economiche riescono a sostenere queste spese con meno difficoltà. Infatti, è risaputo che avere un figlio disabile a carico comporta diverse spese e responsabilità.

Nonostante l’INPS abbia declinato delle date di erogazione dell’agevolazione nel corso del mese di settembre emerge che non tutti coloro che hanno diritto al bonus lo riceveranno nelle date prestabilite.

Bonus figli disabili, accolto ma non pagato

Sono state definite dall’INPS le prime due date di settembre per il pagamento del bonus dei figli disabili a favore di coloro che avevano già ricevuto l’agevolazione nei mesi precedenti.

Nello specifico i giorni previsti sono stati i 5 e l’8 di settembre.

Diversa è la situazione per i nuovi beneficiari nonché coloro che hanno presentato domanda dal 1° febbraio al 31 marzo 2023.

Nel mese di luglio molti soggetti che hanno presentato domanda per il bonus figli disabili hanno ricevuto comunicazione dall’INPS che il bonus figli con disabilità è stato accolto con riserva. Questo significa che l’ente ha accolto ed accettato la domanda perché dalle verifiche effettuate ha constatato che vi sono tutti i requisiti per aver diritto alla misura, ma allo stesso tempo non può erogare l’agevolazione dal momento che i finanziamenti che erano disponibili sono terminati.

Sulla base di questa assenza di risorse emerge che coloro che rispettano i requisiti non hanno la possibilità di richiedere il bonus disabili.

A chi spetta il bonus figli disabili

Il bonus disabili può raggiungere un ammontare massimo pari a a 500 euro mensili.

Questa tipologia di agevolazione è stata pensata per i genitori di figli con una disabilità superiore al 60 per cento. 

Nello specifico il sostegno di tipo economico è stato previsto, fino al 2023, dall’articolo 1, comma 365 e 355 della Legge numero 178 del 2020. 

Nella sua fattispecie il contributo serve ad aiutare i genitori soli, disoccupati o con monoreddito.

L’altra condizione per ottenere il bonus figli disabili è direttamente rappresentata dallo stato di disoccupazione del genitore o una di queste altre condizioni:

  • reddito da lavoro dipendente inferiore a 8.145 euro annui;
  • reddito da lavoro autonomi inferiore a 4.800 euro annui;
  • famiglia con monoreddito (in pratica il reddito del nucleo familiare è ricavato da un solo componente, in questo caso il genitore solo).

Inoltre, al genitore sono richiesti altri requisiti, ovvero:

  • essere residente in Italia;
  • essere cittadino/a italiano/a, comunitario o straniero, titolare di permesso di soggiorno;
  • avere un ISEE in corso di validità, con un valore inferiore a 3000 euro, dove sia indicato la disabilità del figlio;
  • avere un figlio o più figli a carico con una disabilità pari o superiore al 60%, con un reddito imponibile IRPEF inferiore a 4000 (se il figlio è minore di 24 anni) e 2840,51 euro se il figlio disabile ha un’età superiore a 24 anni. 
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Bonus Figli disabili: importo

Come sopra anticipato la cifra massima ottenibile con il bonus figli disabili è pari a 500 euro mensili netti.

Nel corso del 2023 l’agevolazione ammonta a 150 euro mensili per ogni figlio disabile ed è stata cumulabile con il Reddito di cittadinanza senza concorrere alla formazione del reddito.

In particolare, la somma erogata varia a seconda del numero di figli con disabilità non inferiore al 60%, come segue:

  • 150 euro al mese, nel caso di 1 figlio;
  • 300 euro al mese, nel caso di 2 figli disabili;
  • 500 euro al mese, se il genitore ha 3 o più figli disabili.

Si evidenzia che in caso di rifinanziamento, se i fondi non dovessero essere sufficienti a soddisfare le domande, si darà la precedenza alle famiglie con ISEE più basso e, a parità di ISEE, alle famiglie in cui siano presenti, nell’ordine:

  • figli non autosufficienti;
  • con disabilità grave;
  • con disabilità media.

Bonus figli disabili accolto con riserva: quando si perde il diritto al bonus

In attesa del rifinanziamento del Bonus figli con disabilità accolto con riserva, emerge che possono sopravvivere anche delle situazioni in cui il diritto al Bonus decade, ovvero:

  • decesso del figlio;
  • perdita della potestà genitoriale;
  • affidamento del figlio a terzi o ricovero presso una struttura residenziale di cura a carico dello Stato.

Qualora si dovesse verificare una delle seguenti condizioni emerge che l’INPS, in caso di rifinanziamento, provvederà a erogare le mensilità di diritto, fino alla perdita dello stesso.

Esito della richiesta

Una volta inoltrata la domanda, è possibile visualizzare la ricevuta e monitorare il suo esito all’interno dell’area personale INPS, nella sezione “Ricevute e provvedimenti”. In caso di ISEE superiore alla soglia o non presentato/aggiornato, la domanda sarà rifiutata.

Nell’area MyINPS è possibile visualizzare sia le domande accettate che quelle respinte. Ma non solo: l’esito viene comunicato ai richiedenti anche per SMS e/o e-mail.

Nello specifico, per controllare l’esito della propria richiesta è necessario seguire i seguenti step:

  • accedere all’area MyINPS con SPID, CIE o CNS;
  • cliccare su “Ricevute e provvedimenti”;
  • selezionare “Contributi in favore dei genitori con figli disabili”.

Una volta lì, l’esito della domanda può essere:

  • accolta, se si hanno tutti i requisiti richiesti e ci sono fondi a disposizione per erogare il bonus;
  • respinta, se non si ha uno o più requisiti;
  • decaduta, se viene meno uno dei requisiti;
  • revocata, se inizialmente la domanda era stata accolta ma, in seguito ad un accertamento, viene respinta per mancanza dei requisiti;
  • sospesa, qualora vi sia il ricovero temporaneo del figlio con disabilità in una struttura di cura a carico dello Stato;
  • idonea non pagabile, quando si hanno i requisiti, ma le risorse sono esaurite
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