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Bonus Scuola 2023/24

Scopri tutti i bonus scuola attivi per gli anni scolastici 2023/24

Francesca Rizzi

Pubblicato il 11 September 2023

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L’anno scolastico 2023/2024 ha inizio e con esso sono molte le spese che i genitori, con i figli in età scolare, devono sopportare.

A tal fine, con l’obiettivo di aiutare le famiglie, sono state delineate una serie di bonus per le famiglie che hanno figli studenti. Questo supporto si pone come necessario e importante considerato che le famiglie dovranno acquistare sia il materiale scolastico oltre che i libri di testo e, talvolta, l’abbonamento del trasporto pubblico. Inoltre, tali spese accrescono col grado scolastico al punto che si stima una spesa di circa 1.200 per ogni studente.

La rilevanza della spesa porta le famiglie, molte volte, a cercare di contrarre la spesa andando a selezionare prodotti non di marca, ma altrettanto di qualità, che hanno costi inferiori, ma comunque alti se sommati tutti insieme.  La spesa maggiore risulta però direttamente rappresentata dai libri di testo che, anche se scelti usati, possono portare ad avere sconti del 20% al massimo, a meno che i ragazzi non intraprendano la strada della compravendita a scuola con studenti degli anni successivi.

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Nonostante queste strategie messe in atto da numerose famiglie s’evince che il ritorno a scuola dei figli non sempre è sostenibile per le famiglie. Sulla base di questa consapevolezza sono state attivate numerose agevolazioni che permetteranno alle famiglie di affrontare l’inizio della scuola con maggiore serenità.

Questa misura si pone come di estrema importanza in considerazione del fatto che gli ultimi mesi si sono caratterizzati per rilevanti rincari oltre che per l’inflazione.

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire quali sono i principali bonus e agevolazioni per la scuola.

Devi richiedere il modello ISEE per ottenere i bonus scuola 2023/24?

Bonus Libri di testo 2023/24

La principale agevolazione è sicuramente rappresentata dal bonus per acquistare i libri di testo per l’anno scolastico 2023/2024. 

Secondo lo studio di Federconsuatori, i libri di scuola rappresentano una spesa elevata per le famiglie, al punto che quest’anno si spenderanno in media 502,10 euro, il 4% in più rispetto all’anno precedente. 

Questo bonus è generalmente pensato per gli studenti delle scuole medie e di quelle superiori (visto che per le scuole elementari, generalmente, anche i libri di testo sono gratuiti).

Tale bonus risulta direttamente erogato da parte dalle Regioni o dai Comuni, sotto forma di voucher e si connota come un vero e proprio rimborso o sotto forma di denaro, in base alla scelta effettuata dall’ente locale. 

La possibilità di accedere al bonus libri 2023, così come il suo ammontare, non è standard, ma è soggetto a variazione: dipende dalla Regione o al Comune di residenza.

Nello specifico è la regione che indica il valore ISEE entro cui la famiglia ha diritto al contributo e a ripartire le risorse tra i vari comuni del territorio, oltre a fissare la scadenza entro cui questi devono raccogliere le domande; è invece compito dell’amministrazione comunale, in base alle risorse stanziate dalla regione e alle condizioni indicate dalla stessa, procedere con l’erogazione dei contributi, totali o parziali, utili per l’acquisto dei libri di testo per l’anno scolastico che sta per iniziare.

Ai fini di richiedere il bonus libri è necessario attivare la procedura online.

Nello specifico bisogna essere in possesso di SPID, un sistema di identificazione digitale.

In alcuni casi, è richiesta anche una lista dei testi scolastici da acquistare.

Generalmente l’agevolazione è limitata alle famiglie che si trovano in uno stato di disagio economico e per accedervi è richiesto un ISEE in corso di validità che non superi un determinato valore che può essere variabile da bando a bando. Si evidenzia che priorità viene assegnata in base all’ordine di presentazione delle richieste.

Devi richiedere il modello ISEE per ottenere i bonus scuola 2023/24?

Bonus trasporti studenti

Il bonus trasporti studenti è un’agevolazione attuata dal governo italiano con l’obiettivo di riuscire ad incentivare l’uso dei mezzi pubblici e per assistere i residenti a basso reddito. 

Questo si connota come un contributo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti mensili, plurimestrali o annuali, per i servizi di trasporto pubblico ferroviario locale, regionale, interregionale o nazionale.

Ad oggi il bonus trasporti nazionale vede un quasi totale esaurimento delle risorse tale per cui nel corso del mese di settembre si potrà richiedere il bonus solo sulla base delle risorse che sono state avanzate. Il bonus di 60 euro per l'acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici locali, regionali e interregionali è a disposizione degli studenti con reddito inferiore ai 35mila euro annui.

Si rammenta che, considerando questa situazione, alcune regioni hanno previsto l’applicazione di sconti più o meno elevati (in alcuni casi l’abbonamento annuale è del tutto gratuito) per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e per gli studenti universitari.

Qualora non siano previste agevolazioni economiche va ricordato che la spesa dell’abbonamento acquistato per i figli a carico può essere posta in detrazione del 19% fino ad un ammontare massimo di 250 euro l’anno per ogni dichiarante.

Esonero Tasse Scolastiche

Come agevolazione per gli studenti e per le loro famiglie emerge, di particolare importanza, l’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche imputabili all’iscrizione al quarto e quinto anno della scuola secondaria di secondo grado, che non rientra più nella scuola dell’obbligo.

Nello specifico questo tipo di esonero si può ottenere nel caso si verifichi una delle seguenti condizioni, ovvero:

  • merito (quando l’alunno ottiene una media di otto decimi negli scrutini finali);
  • reddito (quando l’alunno appartiene a un nucleo familiare con Isee fino a 20.000 euro);
  • appartenenza a categorie speciali (orfani di guerra, di caduti per la lotta di liberazione, di civili caduti per fatti di guerra, di caduti per causa di servizio o di lavoro, figli di mutilati o invalidi di guerra o per la lotta di liberazione, di militari dichiarati dispersi, di mutilati o di invalidi civili per fatti di guerra, di mutilati o invalidi per causa di servizio o di lavoro; ciechi civili e invalidi civili).
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