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Patto di attivazione digitale come iscriversi

Il patto di attivazione digitale serve per sbloccare l'ADI

Francesca Rizzi

Pubblicato il 26 December 2023

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Il patto di attivazione digitale (Pad), si connota come lo strumento che serve per riuscire a sbloccare il pagamento dell’Assegno di inclusione e del Supporto formazione lavoro (bonus 350 euro).

All’interno di questo articolo andremo ad approfondire che cos’è il patto di attivazione digitale e quali sono le sue principali caratteristiche

Patto di attivazione digitale, di cosa si tratta

Il Patto di attivazione digitale (PAD) si connota come il primo passo pratico necessario per riuscire ad accedere ai benefici derivanti dal Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Questo, dal punto di vista pratica è un accordo formale, che deve essere sottoscritto attraverso il nuovo portale nazionale per la ricerca del lavoro SIISL, in cui il richiedente si impegna a fornire informazioni essenziali per l’attivazione del programma SFL.

Il Patto di attivazione digitale è necessario dal momento che evidenzia la volontà del richiedente di impegnarsi in modo concreto nel dialogo con i Centri per l’Impiego per la ricerca attiva del lavoro. Questo significa che nel caso in cui ci sia la sua mancata sottoscrizione può comportare la sospensione del sussidio previsto dal Supporto Formazione e Lavoro.

Nello specifico all’interno del patto di attivazione digitale il beneficiario avrà il compito di procedere ad indicare almeno tre Agenzie per il Lavoro o enti autorizzati con i quali collaborerà per attivare il proprio percorso di Politiche attive del Lavoro attraverso la stipula del successivo Patto di servizio personalizzato (PSP).

Chi deve sottoscrivere il patto di attivazione digitale

Così come è stato specificato all’interno della circolare Inps numero 105 del 16 dicembre ai fini di riuscire ad ottenere il beneficio economico dell’Assegno di Inclusione risulta necessario che il richiedente provveda a seguire una procedura specifica. Di fatto questi, dopo aver presentato la domanda autonomamente tramite l’area MyInps o tramite Caf e patronati, deve provvedere ad iscriversi al SIISL, ovvero al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. Una volta fatta questa iscrizione deve impegnarsi a sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale relativo al nucleo familiare.

Rispondendo direttamente alla questione su chi debba occuparsi del Patto di Attivazione Digitale per l’intera famiglia, tale responsabilità spetta al richiedente dell’Assegno di Inclusione. Questo vale anche nel caso in cui il beneficio sia individualizzato e il pagamento avvenga personalmente, in base alla quota pro capite spettante a ciascun componente della famiglia.

Di fatto la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale avviene sulla piattaforma SIISL, gestita dal Ministero del Lavoro. La procedura ha inizio nel momento in cui viene inviata la domanda per il beneficio, seguita dalla registrazione sulla piattaforma (con accesso autorizzato tramite Spid o credenziali Cie) e dalla compilazione del patto. Per mezzo di questo documento, il richiedente della prestazione si impegna a:

  1. Fornire e certificare i contatti (numero di telefono o e-mail) da utilizzare per la convocazione da parte dei servizi, la quale può avvenire anche attraverso la piattaforma
  2. Autorizzare la trasmissione dei dati relativi alla domanda, riguardanti i componenti attivabili al lavoro, ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.

Si chiarisce che il patto di attivazione digitale può essere sottoscritto immediatamente al termine della procedura per l’invio della domanda di Assegno di inclusione (si viene direttamente reindirizzati sulla nuova piattaforma SIISL) oppure in un secondo momento.

Si evidenzia che non c’è un limite temporale entro il quale deve essere attuata questa iscrizione. Di fatto è rilevante essere a conoscenza che il sostegno economico dell’Assegno di inclusione decorre dal mese successivo a quello in cui è stato sottoscritto il patto di attivazione digitale.

 

 

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