

L'assegno unico fa reddito?
L'assegno unico non contribuisce alla definizione del reddito

Francesca Rizzi
Pubblicato il 21 February 2024
Sei un genitore?
Hai diritto all’assegno unico?
Una domanda che ci si tende a porre è se l’assegno unico costituisce una voce che contri in modo effettivo alla definizione del reddito.Trattandosi di una somma di denaro importante se valutata annualmente, molti si chiedono se rientri in qualche modo nel reddito della famiglia e nel calcolo stesso dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Che cos’è l’assegno unico
L’Assegno Unico Figli si connota come la principale forma di sostegno economico disponibile a favore delle famiglie che hanno figli a carico, fino all’età di 21 anni.
Questa tipologia di agevolazione è stata introdotta a sostituzione di diversi bonus presenti in precedenza, che ad oggi sono stati accantonati.Nello specifico l’Assegno Unico Figli rappresenta un’erogazione mensile di denaro a favore delle famiglie con figli, ed è variabile in base alle condizioni economiche specifiche della famiglia.
L’Assegno Unico universale tornerà anche il prossimo anno, dato che questa misura è stata introdotta in modo strutturale.
La rilevanza di questo aiuto è insita nel fatto che viene garantito già a partire dal settimo mese di gravidanza della madre, fino al compimento dei 21 anni del figlio.Si ricorda che questo assegno non è identico per tutte le famiglie, ma cambia in base alla situazione economica specifica e in relazione ad altre componenti del nucleo familiare.
L’assegno unico non contribuisce al reddito
Secondo quanto definito dal regolamento gli importi erogati con l’assegno unico non concorrono alla formazione del reddito, pertanto non sono soggetti a tassazione.
Nello specifico la legge cita che l’assegno “non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 917/1986”.Sulla base di questi presupposti risulta chiaro che i beneficiari dell’assegno unico non devono provvedere a dichiarare tale somma nella dichiarazione dei redditi.
Questo deriva dal fatto che non si tratta infatti di un reddito derivato dallo svolgimento di un lavoro, né di una pensione, ma di una misura dedicata a sostenere i cittadini.
Di controverso, si ricorda che tutti gli altri tipi di reddito invece vanno inseriti: pensiamo agli stipendi per i lavoratori dipendenti, ai ricavi delle partite Iva, alle pensioni erogate dall’INPS, o ad altri tipi di reddito diversi, come quelli percepiti da un immobile posto in affitto.
Assegno unico e ISEE
In merito alla relazione tra assegno unico e ISEE si chiarisce che la somma erogata di assegno unico a favore della famiglia dipende dall’ammontare dell’ISEE.
Sulla base di questi presupposti risulta chiaro che più questo indicatore sarà alto, più l’importo mensile erogato dall’INPS si abbasserà.
Chi ha un ISEE basso è destinato a ricevere l’assegno secondo le soglie più alte.
Si ricorda anche che a questi importi vanno poi sommate eventuali maggiorazioni previste per specifici casi, come per la presenza di figli portatori di handicap oppure nel caso di famiglie monogenitoriali e così via.
Tale logica operativa deriva dalla volontà di aiutare maggiormente le persone che si trovano in una condizione di difficoltà economica.
L’importo minore viene erogato a chi ha un ISEE superiore a 45.574,96 euro annui, oppure a chi non presenta affatto questo valore, ma che ha ugualmente diritto all’assegno.Un altro aspetto che deve essere preso in considerazione è l’ammontare dell’assegno unico incide sull’ISEE.
Per rispondere a questa domanda bisogna evidenziare che per calcolare l’ISEE vanno presentati tutti i redditi percepiti da tutti i componenti della famiglia, non solamente quelli che sono soggetti ad una tassazione, nei due anni precedenti.
Questo significa chiaramente che vi rientra anche l’Assegno Unico, o qualsiasi altra forma di erogazione economica mensile di sostegno.
In merito a questa tematica è il caso di ricordare che l’attuale governo sta ipotizzando l’esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo complessivo dell’ISEE, in modo da non penalizzare le famiglie che lo percepiscono.
In tal senso emerge però che il fatto che le detrazioni per i figli a carico e gli assegni familiari siano stati assorbiti dall’Assegno Unico costituisce una criticità ulteriore intorno a questo tema, poiché in precedenza non erano calcolati nell’ISEE.
Ad oggi si possono fare solamente delle ipotesi, poiché non sono ancora state approvate delle leggi specifiche o delle variazioni alle regole attuali.

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