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Reddito di cittadinanza 2024

Misure regionali simili al Reddito di cittadinanza

Francesca Rizzi

Pubblicato il 09 aprile 2024

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Come ben sappiamo il reddito di cittadinanza nel 2024 non è più in vigore dal momento che è stato sostituito dall’assegno di inclusione e dal supporto per la formazione e per il lavoro.

Nonostante questo si ravvisa che ad oggi ci sono due Regioni che hanno previsto delle misure di sostegno che per diversi aspetti richiamano l’ex Reddito di cittadinanza.

Questa scelta, su base regionale, trova base nel fatto che per mezzo del superamento del reddito di cittadinanza si è andata a delineare una situazione in cui molte famiglie si sono ritrovate ad essere escluse dalla possibilità di percepire il sostegno.In alcune zone d’Italia però sono le Regioni ad andare in loro soccorso, prevedendo delle misure ad hoc alternative a quelle nazionali.

Queste due regioni sono la Sardegna con il Reis e la Puglia con il Red. Si ricorda che anche nel Lazio si pensava di introdurre una sorta di Reddito di dignità, ma la proposta non ha avuto alcun seguito.

Reis Sardegna

Il reddito di inclusione sociale (REIS) è una misura idonea a promuovere e finanziare azioni integrate di lotta alla povertà e a contrastare l’esclusione sociale determinata da assenza o carenza di reddito, con l’obiettivo di consentire l’accesso ai beni essenziali e la partecipazione dignitosa alla vita sociale.

A definire il funzionamento del Reis in Sardegna sono le Linee guida per il triennio 2024-2026 approvate dalla precedente Giunta Regionale, con le quali vengono rivisti requisiti e importi della misura.Il beneficio sarà concesso ai richiedenti in possesso dei requisiti di acceso per 12 mesi e consiste nell’erogazione di un sussidio economico condizionato allo svolgimento di un progetto d’inclusione attiva stabilito nel percorso personalizzato per il superamento della condizione di povertà. 

In merito all’ammontare economico del sussidio si ravvisa che il budget va da 6.000 euro a 17.100 l’anno (la misura spetta per 12 mesi) in base al numero di componenti presenti nel nucleo. Il 70% è destinato alla corresponsione del sostegno mentre l’altro 30% alla definizione dei percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

Questo significa che per l’intera durata del percorso a ciascun nucleo familiare viene concesso un “budget di inclusione” la cui componente economica non può superare l’importo di 1.100 euro al mese.I requisiti per accedere al beneficio economico sono stati mantenuti quelli richiesti nel precedente triennio, quali:

  • Isee fino a 12 mila euro;
  • patrimonio immobiliare fino a 40 mila euro (esclusa la casa di abitazione);
  • patrimonio mobiliare fino a 8.000 euro, limite accresciuto di 2.000 euro per ogni componente successivo al primo (fino a un massimo di 12.000 euro) e incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo. Questi massimali vengono incrementati di 5.000 euro per ogni componente con disabilità, 7.500 euro in caso di disabilità grave o non autosufficiente.

È inoltre richiesta la residenza in Sardegna da almeno 24 mesi.

Red Puglia

Il ReD è uno strumento di contrasto alla povertà assoluta e di supporto a un percorso più ampio di inserimento sociale e lavorativo.Il ReD, reddito di dignità appunto, è una misura regionale di integrazione del reddito definita “universalistica” poiché possono accedervi tutte le persone che si trovino in difficoltà, anche temporanee, tali da essere al di sotto di quella soglia economica minima per una esistenza almeno accettabile.

Attraverso l'Avviso Pubblico RED Reddito di Dignità 3.0 II Edizione, la Regione Puglia intende dare una risposta concreta ed efficace al disagio socioeconomico, alla povertà e all’emarginazione sociale di molte famiglie pugliesi.

Dal punto di vista pratico questo prevede un’indennità economica mensile di attivazione di 500 euro a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e allo svolgimento delle prestazioni da questo previste. Il Patto di inclusione potrà comprendere tirocini di inclusione, progetti di sussidiarietà, lavori di comunità, percorsi di formazione e altre azioni a supporto del nucleo familiare.

Possono partecipare a questa forma di sussidio le persone dai 18 ai 66 anni, residenti in Puglia e non beneficiari di altre forme di sostegno al reddito (come Reddito di Cittadinanza, Reddito di Dignità e altre forme di sostegno economico continuativo da parte dei servizi sociali territoriali) con:

  • valore ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) ordinario non superiore ad 9.360,00 euro (elevabile a 20.000 euro per le famiglie con 3 componenti minorenni oppure famiglie composte da almeno 5 componenti);
  • valore della componente patrimoniale immobiliare dell’ISEE, al netto delle detrazioni, non superiore a 30.000,00 euro;
  • valore della componente patrimoniale mobiliare dell’ISEE, al netto delle detrazioni, non superiore a 15.000,00 euro (elevabile a 20.000 euro per le famiglie con 3 componenti minorenni oppure famiglie composte da almeno 5 componenti);
  • disponibilità ad effettuare almeno 62 ore mensili di attività.

Possono accedervi anche i cittadini comunitari, ovvero i cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, ma solo se questi possono dimostrare di avere la propria residenza in un Comune pugliese da almeno dodici mesi.

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