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NASpI Stagionali 2023: requisiti e durata

Le attuali leggi in vigore prevedono l’erogazione di una indennità di disoccupazione a favore dei lavoratori stagionali

Salvatore Puglisi

Pubblicato il 29 March 2023

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La NASpI stagionali, ovvero l'indennità di disoccupazione per lavoratori stagionali, è un'agevolazione che può essere richiesta nel momento in cui il lavoratore si ritrova in una condizione di disoccupazione. La NASpI stagionale è stata introdotta con il Jobs Act, dal D.Lgs. 22/2015, con l’obiettivo di riuscire a risolvere l’effettiva penalizzazione provocata dall’introduzione della NASpI nei confronti di questa particolare categoria di lavoratori. Si rende noto che prima della NASpI un lavoratore stagionale aveva la possibilità di contare su 6 mesi di indennità di disoccupazione, detta mini-ASpI, a fronte di 6 mesi di lavoro.

Con l’introduzione della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale è stato ridotto il periodo di indennità a soli 3 mesi. Questo accade dal momento che per legge la NASpI viene invece erogata per un numero di settimane pari alle settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni. Questa penalizzazione è stata soggetta a risoluzione per mezzo della circolare INPS n.224/2016 che ha visto l’introduzione del Reddito di Cittadinanza.

Si chiarisce che la NASpI stagionale non può superare il limite massimo di 4 mesi, ma che per quanto concerne gli altri aspetti si connota come quella ordinaria.

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NASpI Stagionali 2023: come funziona?

I contratti che caratterizzano le prestazioni di lavoro stagionale si connotano per delle specifiche regole da rispettare, sia da parte del lavoratore che del datore di lavoro.

In particolare, si parla di lavoro stagionale nel momento in cui un soggetto è impegnato nello svolgimento di una precisa attività lavorativa per un determinato periodo dell'anno.

Emerge che la principale caratteristica di questo rapporto di lavoro è il fatto che manca del carattere di continuità.

Il fatto che i lavori stagionali abbiano una durata limitata li porta ad essere presenti soprattutto nei settori che, per definizione, sono soggetti a periodicità e a ciclicità ovvero quelli turistico, agricolo e alimentare.

Hanno diritto di richiedere l’indennità di disoccupazione NASpI i lavoratori stagionali impegnati nei settori del turismo e della ristorazione, nel momento in cui si occupano di:

  • bar e altri esercizi simili senza cucina;
  • gelaterie;
  • pasticcerie;
  • alberghi e villaggi turistici;
  • colonie marine, rifugi di montagna, aree di campeggio, aree attrezzate per camper e roulotte;
  • ristorazione ambulante;
  • gestione di stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali;
  • agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche;
  • stabilimenti termali.

NASpI Stagionali 2023: i requisiti

Ai fini di avere la possibilità di richiedere l’indennità di disoccupazione emerge che i lavoratori stagionali hanno l’obbligo di soddisfare le seguenti condizioni e requisiti:

  • essere in stato di disoccupazione;
  • aver maturato 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti il contratto stagionale;
  • aver maturato almeno 30 giornate di lavoro nei 12 mesi precedenti la cessazione del contratto;
  • non aver usufruito della NASpI in passato;
  • essere cittadino italiano;
  • essere cittadino straniero o extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno di lunga durata.

Nel momento in cui i lavoratori stagionali perdono la loro occupazione per licenziamento hanno la possibilità di richiedere la NASpI.

Per quanto concerne la modalità di computazione degli importi, relativi all’indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali, emerge che questa si basa sul calcolo della media delle retribuzioni ottenute nel quadriennio precedente oltre che sul numero delle settimane di contribuzione versata durante i 4 anni. Ai fini dell’ottenimento dell’ammontare complessivo NASpI deve essere applicato il coefficiente 4,3.

In merito alla durata della indennità di disoccupazione NASpI, per quanto concerne i lavoratori stagionali, si evidenzia che questa è variabile. Nello specifico si nota che la NASpI spetta, ai lavoratori stagionali, per tutto il periodo in cui per questo permane lo stato di disoccupazione. Tale condizione di disoccupazione deve andare a connotarsi come l’assenza di qualsiasi impiego di lavoro dipendente o autonomo.

NASpI Stagionali 2023 settore agricolo

Per quanto concerne i lavoratori stagionali appartenenti al settore agricolo, come i braccianti, emerge che la NASpI si connota, più che una vera e propria indennità di disoccupazione, come un bonus di 800 euro che può essere richiesto.

Questa si connota come una misura che è destinata ai braccianti agricoli a tempo determinato nel caso in cui siano stati impegnati, nel 2022, nello svolgimento di almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo.

Si chiarisce che, contestualmente alla presentazione della domanda (a partire dal 24 giugno 2022), gli operatori agricolo non devono:

  • trovarsi in una condizione in cui sono titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità;
  • essere beneficiari di reddito di cittadinanza diretto o altro componente dello stesso nucleo familiare risulta titolare di Reddito di Cittadinanza;
  • essere titolari di pensione.
  • NASpI Stagionali novità 2023

    Tra le novità emerge che dal 1° gennaio 2023 la prestazione NASpI spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato, mentre continuano a non poter accedere alla prestazione:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo determinato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la Naspi.
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