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ISEE 2024 btip e buoni postali: chiarimenti INPS

Problemi dall'esclusione di btip e buoni postali per calcolo ISEE

Francesca Rizzi

Pubblicato il 01 February 2024

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Considerando che a partire dal 1° gennaio è stato possibile procedere a richiedere l’ISEE 2024 con l’obiettivo di continuare ad ottenere Bonus e trattamenti come l’Assegno di Inclusione, l’Assegno Unico Universale o il Bonus asilo nido.

Sulla base di questi presupposti i cittadini hanno provveduto alla redazione a all’inoltro della Dichiarazione Sostitutiva Unica.In tale frangente si stanno rilevando però delle difficoltà legate alla indicazione nella dichiarazione dei Titoli di Stato italiani e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

Di fatto il Governo ha provveduto decretare l’esclusione dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente i Titoli di Stato italiani e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato con l’obiettivo di permettere loro di abbassare l’Isee in modo che possano accedere a più agevolazioni.

Questo deriva dal fatto che Buoni Postali e BTP non devono essere indicati nell’Isee solamente se non rientrano entro un determinato limite.Di fatto l’Inps col messaggio 165 del 12 gennaio 2024 recante ad oggetto “Esclusione dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato dal calcolo dell’ISEE” risulta essere finalizzato a prevedere che l’esclusione dei titoli di Stato dal computo non è immediata dal momento che figura subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento recante la disciplina dell’Isee.

L’importanza dell’Isee

L'Isee è l'indicatore finalizzato a valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata. L'accesso a queste prestazioni, infatti, come ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (telefono fisso, luce, gas, ecc.) è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia. L'attestazione ISEE è la chiave per accedere a numerosi sostegni pensati per le persone o le famiglie in difficoltà. Aiuti economici che possono arrivare dallo Stato o dai Comuni e che comprendono anche la riduzione di alcune tariffe per i servizi pubblici.

Tra le principali:

  • il bonus asilo nido;
  • la retta dell’università;
  • la carta acquisti per la spesa;
  • il bonus sociale luce e gas per le bollette;
  • l’Assegno di inclusione (Adi).

Pertanto l’ISEE più o meno alto può comportare l’aumento delle prestazioni (assegno unico figli) oppure addirittura il diritto o meno a riceverle (assegno di inclusione).In sintesi, l’ISEE è uno strumento essenziale nel sistema di welfare italiano, progettato per garantire che l’accesso alle prestazioni sociali sia equo e basato sulle reali capacità economiche dei cittadini.

Il contesto di riferimento

La legge di bilancio ha stabilito che titoli di stato e altri  prodotti  finanziari garantiti dallo Stato  come i Buoni e i libretti  postali sono stati  esclusi dal calcolo del patrimonio familiare ai fini dell' ISEE, fino all'importo di 50mila euro .

Dal momento che il governo Meloni ha previsto la possibilità per le famiglie di non prendere in considerazione i titoli di Stato per il calcolo Isee nel corso del 2023 c’è stata una vera e propria “corsa”, da parte degli italiani, all’acquisto di BTP e buoni fruttiferi postali.

Nello specifico, la norma prevede che i titoli di stato (Buoni del tesoro annuali o poliennali) e anche altri prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato non concorrono al calcolo dell’ISEE.

Si fa riferimento quindi a:

  • Buoni ordinari del Tesoro (BOT )
  • CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon),
  • Buoni del tesoro poliennali (BTP),
  • Certificati di credito del Tesoro (CCT),
  • buoni postali fruttiferi,
  • libretti di risparmio postale.

Tale direttiva, però, non è stata ancora presa in considerazione dall’INPS che sta tardando l’aggiornamento del sistema.Questo indica che tante pratiche potrebbero trovarsi ad essere bloccate ritardando il conteggio ISEE e, di conseguenza, la possibilità di richiedere Bonus e agevolazioni dal momento che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale fa ancora rientrare i BTP e gli altri prodotti nell’attestazione.

Titolo escluso dall’Isee

Sulla base del recente forte incremento dei tassi di interesse per l'inflazione si è andata a delineare una dinamica che ha visto un grande successo della vendita dei titoli di stato.

Di fatto sono stati raccolti oltre 32 miliardi nelle due emissioni di giugno e di ottobre,  molto più del valore dell'intera legge di bilancio 2024.

Considerando questa dinamica emerge che l'obiettivo a breve termine della novità della legge dibilancio 2024 è stato quello di riuscire a reperire altre risorse. In questo modo sono stati resi non influenti per l'Isee il possesso di titoli di stato di cui il Governo  ne favorisce fortemente  la vendita e raccoglie  fondi.

Dal punto di vista pratico questa misura ha sotteso una serie di perplessità tra cui la creazione di ulteriore  indebitamento  statale a lungo termine (i maggiori tassi di interesse che vanno alle famiglie saranno spalmati nei deficit degli anni a venire).

Si ravvisa, inoltre, che ad oggi non risulta essere sicuro che la normativa europea possa accogliere questo tipo di agevolazione selettiva che si scontra con  le regole della concorrenza nel mercato comuneDal punto di vista pratico questa  non si configura come una misura  molto equa dal momento che porterebbe a decretare una situazione in cui risulterebbero sullo stesso piano, ai fini dei bonus e  agevolazioni economiche, i  soggetti in possesso di un certo patrimonio e altri che  invece non lo sono. 

Questo decreta una condizione dove le famiglie  con  liquidità finanziaria che investiranno i loro  risparmi  in questi titoli  risulteranno  "poveri" così come coloro che si trovano nella condizione in cui non li possiedono  e  rientreranno, inoltre,  nelle soglie ISEE previste ad esempio per la Carta spesa Dedicata a te o per i Bonus sociali bollette, pensati  per i ceti meno abbienti.

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