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Assegno di inclusione: entro quanto va rinnovato il modello ISEE

Rinnovo ISEE per assegno di inclusione

Francesca Rizzi

Pubblicato il 08 febbraio 2024

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Il decreto ministeriale n. 154 del 2023, che all’articolo 3, comma 3 chiarisce quando bisogna rinnovare l’Isee per scongiurare il rischio di sospensione dei pagamenti.

Nello specifico esso evidenzia come oggi sia possibile presentare sia l’Isee 2023 che quello aggiornato al 2024, ma questa situazione non andrà a prorogarsi nel tempo.

Che cos’è assegno di inclusione

L’assegno di inclusione rappresenta un contributo economico   destinato solo alle famiglie in cui ci sono componenti fragili o svantaggiati come minori, anziani sopra i sessant'anni, disabili.

Secondo una stima INPS sono ben 737.400 i nuclei familiari che avranno la possibilità di accedere a tale beneficio.

Questi presentano: 

  • 348.100 nuclei con un minore,
  • 215.800 con una persona disabile,
  • 341.700 con un componente con almeno 60 anni.

L'importo dell’assegno di inclusione è proporzionato  all'ISEE familiare  (che non deve superare i 9360 euro e al numero di componenti ( cioè maggiore per chi ha redditi piu bassi e nuclei numerosi ) con un  minimo di 480 euro mensili  cui si aggiungono 3360 euro annui di contributo affitto.

Si ricorda che l’assegno di inclusione richiede che i componenti della stessa famiglia "occupabili" cioè tra i 18 e i 59 anni debbano firmare un patto di attivazione per lavoro o formazione o lavori socialmente utili.

Domanda assegno inclusione con ISEE 2023

Come chiarito dal decreto ministeriale n. 154 del 2023, che all’articolo 3, comma 3 chi fa domanda di Assegno di inclusione tra gennaio e febbraio non deve necessariamente aver richiesto il nuovo Isee.

Questo significa che per le domande presentate fino al mese di febbraio 2024 si può tener conto dell’Isee 2023 per la verifica dei requisiti necessari per accedere alla nuova misura.

Considerando che fino al 29 febbraio la domanda può essere presentata sia con l’Isee del 2023 che con quello del 2024, risulta chiaro che la situazione cambia da marzo 2024 dal momento che a partire dal 1 marzo 2024 non saranno accolte domande di Assegno di inclusione senza un Isee in corso di validità.

Dal punto di vista pratico questo sottende che per richiedere l’assegno di inclusione bisogna necessariamente presentare la Dsu ai fini Isee e attendere il rilascio dell’attestazione.Il decreto ha anche chiarito che qualora non avvenga il rispetto di queste tempistiche la mensilità di marzo dell’assegno di inclusione non verrà pagata e il sussidio sarà sospeso.

Passaggio da ISEE 2023 a ISEE 2024

L’ammontare dell’assegno di inclusione è legato a quanto è stato dichiarato nell’Isee.La variazione dell’Isee potrebbe determinare una situazione in cui può delinearsi un cambiamento nello stato della domanda.

Nel peggiore dei casi potrebbe di fatto scattare la decadenza dell’Assegno di inclusione laddove un miglioramento della condizione reddituale o patrimoniale avvenuta nel 2022 possa aver comportato la perdita dei requisiti per l’accesso alla misura.

Questo sottende un possibile ricalcolo dell’importo che determinerebbe un aumento per coloro che nel 2023 hanno subito un peggioramento della situazione reddituale mentre un taglio per chi viceversa ha goduto di un miglioramento non tale da comportare la perdita dei requisiti per l’accesso alla misura.

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