Logo WeWelfareLogo WeWelfare
HomepageServiziCome funzionaNews
Apri il menu

Come aumentare importo assegno di inclusione? (pensionati e occupabili)

Scopri come aumentare importo assegno di inclusione

Francesca Rizzi

Pubblicato il 09 January 2024

Condividi su

Incrementare il valore dell’assegno di inclusione risulta possibile dal momento che questa misura si caratterizza per il fatto di compatibile (e cumulabile) con il Supporto per la formazione e il lavoro (agevolazione che è stata sviluppata a sostegno rivolto ai componenti di età compresa tra i 18 e i 59 anni che sono nella condizione di poter lavorare).

Questa sua caratteristica ne sottende la possibilità di essere accresciuto per un valore pari a 350 euro.

A tal fine si ricorda che la condizione necessaria ai finì di godere del Supporto per la formazione e il lavoro, per il quale spetta un sostegno d’importo pari a 350 euro al mese connesso alla partecipazione alle iniziative di orientamento al lavoro e formazione previste dal patto di servizio personalizzato, è quella di non essere percettore dell’Assegno di inclusione o comunque di non essere compreso nel parametro di scala di equivalenza.

Questo indica che se una persona si trova nella situazione di occupabilita e fa parte di un nucleo familiare percettore dell’assegno di inclusione, potrà anche fare domanda per il Supporto. Dal punto di vista economico si denota una integrazione mensile garantita dall’Assegno si aggiungono altri 350 euro per ogni componente occupabile che partecipa alla politica attiva.

Che cos’è l’assegno di inclusione

L’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta il nuovo sostegno pensato per coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica. Questo sussidio verrà erogato dal 1° gennaio 2024 in quanto si pone come strumento volto alla sostituzione del Reddito di Cittadinanza (RdC). A tal fine si ricorda che per mezzo del decreto legge 48 2023 e della legge di conversione del decreto pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 luglio 2023, Legge 85 2023, sono stati previsti 2 strumenti per contrastare la povertà ed esclusione sociale. Di fatto, accanto all’assegno di inclusione, è stato previsto anche il Supporto per la Formazione e il Lavoro dedicato a chi, ad oggi, non può più percepire il Reddito di cittadinanza, ma non rientra nei beneficiari dell’Assegno di Inclusione.

Secondo quanto stabilito dall’articolo 2 del decreto-legge n. 48/2023 l’assegno di inclusione è riconosciuto, a richiesta di uno dei componenti dei nuclei familiari nei quali almeno un componente sia in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità, come definita ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n.159;
  • minorenne;
  • con almeno sessanta anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica Amministrazione.

Inoltre, per mezzo del D.M. n. 154/2023 sono state individuate le categorie dei soggetti da considerare in condizioni di svantaggio.

Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro

Da dicembre 2023 è stato possibile fare domanda per l’Assegno di inclusione che prevede che i componenti della famiglia con età compresa tra i 18 e i 59 anni non disabili e senza carichi di cura non sono considerati nel parametro di scala di equivalenza che determina l’importo dell’integrazione in base al numero dei componenti. Tale discrepanza tra la nuova misura e il reddito di cittadinanza può determinare una riduzione dell’importo dell’integrazione e il rischio di non poter accedere alla misura.

Guardando ai numeri emerge che col Reddito di cittadinanza il limite era di 6.000 euro per la persona sola aumentabile di uno 0,40 per ogni componente maggiorenne indipendentemente se fosse occupabile o meno mentre per mezzo ell’Assegno di inclusione lo 0,40 spetta solo se il soggetto figura come non occupabile.

Dati questi presupposti risulta chiaro che in un nucleo formato da due persone, di cui un over 60 e un occupabile di 55 anni, si delinea una situazione in cui col reddito di cittadinanza avevano diritto a un’integrazione di 8.400 euro l’anno, valore che si riduce a 6.000 euro l’anno con l’Assegno di inclusione.

Di fatto si nota che col reddito di cittadinanza si aveva diritto a un sostengo fino a 700 euro al mese, mentre con l’assegno di inclusione tale valore si riduce a 500 euro.

Con la nuova misura, l’assegno di inclusione, emerge però la possibilità, per il componente occupabile, di godere del Supporto per la formazione e il lavoro, con il quale avrebbe diritto all’integrazione un sostegno mensile di 350 euro.

Si sottolinea però che tale condizione si delinea solo nel caso in cui l’Isee familiare è pari o inferiore a 6.000 euro (mentre per l’assegno di inclusione il limite è di 9.360 euro).

Aumentare l’assegno di inclusione

Come abbiamo visto l’assegno di inclusione può essere soggetto a potenziamento economico grazie al supporto per la formazione e il lavoro.

Tale condizione si delinea nel momento in cui avviene la sottoscrizione del patto di attivazione digitale da parte di tutti i componenti del nucleo ad eccezione di coloro che sono occupabili. Questi soggetti non considerati nel parametro di scala di equivalenza.

Si ricorda che rispetto all’Assegno di inclusione, con il supporto per la formazione e il lavoro il pagamento della somma spettante non avviene in modo automatico una volta accolta la domanda. Risulta, quindi, necessario provvedere a completare i seguenti passaggi:

  • Presentare domanda di supporto per la formazione e il lavoro all’Inps in via telematica
  • Iscriversi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl)
  • Sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad) all’esito positivo dell’istruttoria della domanda
  • Sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato
  • Frequentare un corso o altra iniziativa di attivazione lavorativa

L’attuazione di tutti questi passaggi risulta di fatto necessaria per avere diritto a un bonus di 350 euro. Questo sussidio ha una durata ridotta rispetto all’Assegno di inclusione dal momento che spetta per 18 mesi rinnovabili ogni volta (senza limite) per altri 12 mesi. Contrariamente il sostegno del Supporto per la formazione e il lavoro ha una durata limitata a un anno senza possibilità di rinnovo.

 

Scopri il nuovo modo di poter accedere a tutti i servizi di Caf e Patronato di uno sportello fisico direttamente da casa e senza code.
Scopri il nuovo modo di poter accedere a tutti i servizi di Caf e Patronato di uno sportello fisico direttamente da casa e senza code.

Altri articoli che potrebbero interessarti