

Dichiarazione di successione: che cos'è, come richiederla e quanto costa?
La dichiarazione di successione serve a trasmettere la proprietà dei rapporti giuridici attivi e passivi del defunto

Salvatore Puglisi
Pubblicato il 03 aprile 2023
Mediante la dichiarazione di successione vengono giuridicamente trasferiti tutti i rapporti passivi e attivi dal dante causa (defunto) agli eredi. I parenti del defunto fino al 6° grado di parentela hanno diritto di rientrare nella dichiarazione di successione assumendo la qualifica di soggetti chiamati all'eredità. La successione online va presentata dagli eredi entro 12 mesi dalla data di decesso e può essere di due tipi:
- Testamentaria;
- Legittima.
Tale dichiarazione deve essere obbligatoriamente inoltrata all'interno del sito dell'Agenzia delle Entrate o avvalendosi di un intermediario come CAF, consulente del lavoro o commercialista.
La dichiarazione di successione, se inoltrata avvalendosi di un intermediario, ha un costo che oscilla in funzione ad alcuni parametri come ad esempio:
- Numero di beni immobili da trasferire all'erede;
- Numero di beni mobili da trasferire all'erede.
In linea generale il suo costo oscilla tra i 290 euro e i 1.000 euro per le dichiarazioni più complesse.
In alcuni casi particolari, la normativa in merito alle successioni, consente al cittadino di rinunciare all'eredità rendendo l'inoltro non più obbligatorio.
All'interno di questo articolo andremo a vedere come funziona nel dettaglio la dichiarazione di successione, come richiederla, che cosa succede se la dichiarazione non viene presentata, il costo e chi deve presentare il modello.
Seguici su Instagram, Facebook e TikTok per scoprire ogni giorno tutte le novità riguardanti bonus, pensioni, invalidità civile e lavoro. Inizia a seguire il nostro podcast su Spotify, Amazon Music, Samsung Podcast e Apple Podcast per non perdere le interviste settimanali con personaggi autorevoli che parleranno di pensioni, bonus, invalidità civile e lavoro. Guarda le nostre video guide gratuite sul nostro canale YouTube.
Dichiarazione di successione: che cos'è?
La dichiarazione di successione è un atto fiscale che serve a comunicare il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto.
Attraverso l'inoltro della successione online vengono determinate le imposte dovute allo stato e la sua presentazione è strettamente legata alla presenza di:
- Immobili;
- Una cifra in denaro che supera i 100.000 euro
Nel caso in cui il numero degli eredi dovesse essere maggiore di uno è sufficiente la presentazione di un'unica dichiarazione di successione.
Nel caso della presenza di immobili sarà richiesta anche la voltura catastale degli stessi durante la procedura online la quale genererà ulteriori imposte così come stabilito dalla normativa di legge.
L'Agenzia delle Entrate rilascia annualmente aggiornamenti rispetto al corretto inoltro della dichiarazione di successione, mentre il quadro normativo è contenuto all'interno del testo unico n. 346 del 1990 denominato "Imposta sulle successioni e donazioni".
Dichiarazione di successione: chi deve presentarla?
La dichiarazione di successione deve essere presentata dai seguenti soggetti:
- Gli ammessi al possesso del bene;
- Gli amministratori dell'eredità;
- Eredi, legatari e rappresentanti che vengono chiamati all'eredità;
- I curatori dell'eredità;
- Gli esecutori testamentari;
- I trustee.
Per tutti gli eredi residenti all'estero la dichiarazione di successione può essere ancora presentata utilizzando il modello cartaceo da spedire mediante mezzo raccomandata all'Agenzia delle Entrate.
Dichiarazione di successione: entro quanto va presentata?
La dichiarazione di successione va presentata entro 12 mesi dall'apertura della stessa la quale spesso coincide con la morte del dante causa.
Nel caso in cui gli eredi tardino nell'inoltro della successione online saranno chiamati a pagare delle sanzioni di carattere amministrativo le quali aumentano in relazione al tempo trascorso.
Che cosa succede se non si fa la dichiarazione di successione?
La dichiarazione di successione, come sopra riportato, ha un termine di presentazione di 12 mesi. Tuttavia, può capitare che gli eredi siano in disaccordo rispetto al lascito del dante causa, disaccordo che può comportare un superamento dei limiti temporali di presentazione così come stabilito dalla legge.
Nel caso di presentazione tardiva, gli eredi, potranno procedere al ravvedimento operoso il quale consente la regolarizzazione della propria posizione fiscale.
Si ricorda il lettore che la dichiarazione di successione fa parte delle dichiarazioni fiscali che sono soggette al controllo dell'Agenzia delle Entrate, la mancata presentazione o la presentazione tardiva, comporterà la maturazione di interessi di mora che variano a seconda del ritardo accumulato.
Le sanzioni per la mancata presentazione della dichiarazione di successione o per la sua presentazione tardiva sono così modulate:
- Presentazione tardiva non superiore a 30 giorni: dal 60% al 120% dell'imposta dovuta. Nel caso in cui non sia dovuta alcuna imposta l'importo varierà dai 150 ai 500 euro;
- Rifiuto di presentazione della dichiarazione di successione: se si decide di non presentare la dichiarazione la sanzione risulterà dal 120% al 240% dell'imposta dovuta. Nel caso in cui non sia dovuta alcuna imposta l'importo varierà dai 250 ai 1.000 euro.
Dichiarazione di successione: chi non deve presentarla?
La dichiarazione di successione non va presentata se:
- Non supera i 100.000 euro di importo;
- Non comprende beni immobili;
- Non comprende diritti reali immobiliari;
- Tutte le ipotesi summenzionate oltre ad essere al coniuge e ai parenti in linea retta del dante causa (defunto).
Dichiarazione di successione: casi di esonero
La dichiarazione di successione, al quinto comma dell'articolo 28 del testo unico, prevede i seguenti casi di esonero dall'obligo della presentazione:
- soggetti che rinunciano all'eredità prima che scada il termine dei 12 mesi;
- soggetti che nominano un curatore per amministrare l'eredità non essendo in possesso dei beni ereditari.
Dichiarazione di successione: le imposte
La dichiarazione di successione comporta il pagamento di determinate imposte nel caso in cui sia presente un immobile.
Tali imposte vengono regolamentate da aliquote percentuali che dipendono dal grado di parentela degli eredi e sono composte da:
- Imposte catastali;
- Imposte ipotecarie;
- Imposte di bollo;
- Tributi speciali.
Le aliquote sono così suddivise:
- Coniuge, parenti in linea retta con una franchigia di 1 milione di euro per ciascun beneficiario: aliquota del 4%
- Parenti fino al quarto grado e affini in linea retta nonché affini in linea collaterale fino al terzo grado con una franchigia di 100.000 euro per ciascun fratello o sorella: aliquota del 6%
- Altri soggetti: aliquota dell'8%
Le imposte vanno pagate mediante modello F24 e possono essere rateizzate per importi superiori ai 1.000 euro.
Tali aliquote valgono anche per i soggetti portatori di handicap grave ai sensi della Legge 104 art. 3 comma 3, con l'unica differenza che a tali soggetti viene applicata una franchigia pari a 1,5 milioni ad erede.
Dichiarazione di successione: i documenti da presentare
All'atto di presentazione della dichiarazione di successione gli eredi dovranno munirsi di una serie di documenti che verranno richiesti in fase di compilazione.
I documenti da presentare sono i seguenti:
- Certificato di morte;
- Documenti di riconoscimento degli eredi;
- Documenti di riconoscimento e codice fiscale del defunto;
- Autocertificazione storica dello stato di famiglia;
- Atti di provenienza delle proprietà immobiliari;
- Atti di donazione che il defunto ha stipulato in vita;
- Documenti tecnici sugli immobili intestati al defunto;
- 2 copie autentiche del testamento;
- Copia del verbale di eventuale rinuncia all'eredità;
- Dichiarazioni bancarie/postali di sussistenza e consistenza di mutui ipotecari, conti correnti, libretti, investimenti finanziari, gestioni patrimoniali, fondi comuni di investimento, azioni, obbligazioni, certificati di deposito bancari;
- Eventuali ratei di invalidità civile;
- Eventuale dichiarazione del datore di lavoro con indicate le indennità maturate dal lavoratore dipendente;
- Dichiarazione societaria di titolarità di quote e valorizzazione delle stesse;
- Verbale di apertura della cassetta di sicurezza, redatto da un funzionario dell'Agenzia delle Entrate
Hai bisogno di assistenza qualificata per l'inoltro della tua successione?

Altri articoli che potrebbero interessarti

Famiglia
Come funziona il congedo di paternità 2024
Il congedo di paternità, conosciuto anche come congedo papà rappresenta un aiuto simile al congedo di maternità, ma non va confuso con il congedo parentale.

Francesca Rizzi
11 aprile 2024

Famiglia
Permessi legge 104, che cosa fare se il datore di lavoro si rifiuta
I lavoratori dipendenti che devono seguire i propri familiari in età avanzata o disabili possono usufruire dei permessi retribuiti legge 104.

Francesca Rizzi
28 novembre 2023

Famiglia
SPID Minorenni, come richiederlo e come funziona
SPID minorenni: clicca e scopri come funziona il servizio di identità digitale riservato ai minori di 18 anni con Wewelfare.

Salvatore Puglisi
23 marzo 2023