

Incremento al milione invalidi civili totali 2024: come richiederlo
Per il 2024 incremento al milione invalidi civili totali

Francesca Rizzi
Pubblicato il 25 gennaio 2024
Per il 2024 è stato previsto un aumento fino a 735 euro grazie all’incremento al milione per pensioni, assegno sociale e trattamenti per invalidi civili.
Di fatto l’incremento al milione prevede la possibilità di ottenere un’integrazione sull’assegno agli anziani con più di 65 anni di età e alle persone con invalidità. Questa si connota come una questa possibilità non viene data a tutti, ma solo a coloro che hanno determinati requisiti reddituali e sanitari.
Che cos’è l’incremento al milione
L’incremento al milione rappresenta uno strumento che era stato delineato dal governo Berlusconi nel 2001 con l’obiettivo di accrescere le pensioni fino a raggiungere il milione delle vecchie lire.
Nello specifico l’incremento al milione costituisce un aiuto con fini assistenziali tale per cui si connette all’assegno sociale e alle pensioni riconosciute in favore degli invalidi civili.
La fazione di Forza Italia si come obiettivo quello di replicare entro la fine della legislatura l’incremento al milione andando a portare le pensioni minime a 1.000 euro.
Si ravvisa che la platea dei beneficiari di questo incremento non coincide con tutti i titolari dell’assegno sociale e delle pensioni civili riconosciute a favore degli invalidi civili in quanto per accedervi risulta necessario soddisfare un requisito anagrafico e uno di tipo economico.
Questo significa che l’ammontare della maggiorazione, così come i limiti di reddito, variano ogni anno in quanto soggetti a rivalutazione.
In merito all’anno in corso l’incremento al milione riconosciuto si connette a quanto specificato dall’Inps con la circolare n. 1 del 2 gennaio scorso, dove nell’allegato 2 sono indicati i valori e i limiti di reddito aggiornati al costo della vita.
Requisiti per accedere al beneficio economico
Come sopra anticipato ai fini di ottenere il sussidio economico risulta necessario soddisfarsi dei precisi requisiti dal punto di vista economico e reddituale dal momento che la maggiorazione della pensione sarà dedicata a quei pensionati che percepiscono un assegno di importo molto basso e che soddisfano determinati requisiti legati ad età e reddito.
Vigono anche dei requisiti legati all’età tale per cui coloro che sono gli assicurati Inps che hanno accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata avranno diritto all’incremento al milione solamente al compimento dei 70 anni.
Si ricorda però c’è la possibilità di abbassare il requisito contributivo in quanto questo si contrae di 1 anno ogni 5 anni di contribuzione fatta valere dal pensionato (per un massimo di 5 anni di contribuzione).
Diversa è la situazione per quanto riguarda gli invalidi civili al 100% dal momento che in questo caso il limite anagrafico si abbassa notevolmente diventando pari a 18 anni. Questa contrazione del requisito anagrafico è stato delineato dalla suddetta sentenza n. 152/2020 della Corte Costituzionale, a patto di soddisfarne i requisiti reddituali.
Si ravvisa però che allo stesso tempo ci sono anche dei limiti di reddito che risultano essere uguali per tutti. Nello specifico viene stabilito che possono richiedere l’incremento al milione solo coloro che hanno redditi inferiori a:
- reddito individuale del richiedente: 9.555,65 euro;
- reddito coniugale (se il richiedente risulta sposato): 16.502,98 euro.
I redditi sono calcolati sulla base cumulativa di tutti i redditi del beneficiario. In particolare sono: reddito della casa di abitazione di cui è proprietario il pensionato o il coniuge; pensioni di guerra; indennità di accompagnamento; bonus tredicesima; trattamenti di famiglia.
Computazione dell’incremento
In merito alla computazione dell’incremento si ravvisa che per mezzo dell’incremento al milione la pensione ha la possibilità di essere integrata fino ad arrivare a un importo massimo pari al trattamento minimo maggiorato di 136,44 euro (quest’ultimo valore è fisso dal 2008).
Si ricorda che il trattamento minimo nel 2024 era pari a 598,61 euro: di conseguenza la soglia di riferimento è pari a 735,05 euro.
Questo significa che per le pensioni l’importo della maggiorazione risulta essere pari a 136,44 euro.
Diversa risulta la situazione per l’Assegno sociale, che quest’anno può godere di una maggiorazione di 200,64 euro, come pure per le pensioni di invalidità civile per le quali invece l’incremento può arrivare a 401,72 euro.
Risulta fondamentale evidenziare che quando si calcola l’importo vige un ulteriore aspetto da considerare.
Si chiarisce che il calcolo dell’aumento deve essere determinato in modo da non comportare il superamento dei limiti di reddito perché nel caso di incremento pieno si avrebbe un superamento delle suddette soglie. In tal modo l’integrazione sarà calcolata facendo una differenza tra la soglia massima di reddito e quanto effettivamente percepito dal pensionato (il tutto suddiviso per 13 mensilità).
Se il pensionato è coniugato la maggiorazione sociale spettante è quella di “importo meno elevato tra l’intero importo della maggiorazione e quello risultante dal calcolo effettuato sulla base del reddito personale e della sommatoria dei redditi del pensionato e del coniuge”.

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