

Superbonus 110%: cosa succederà nel 2024?
Scopri come cambierà la detrazione sugli efficientamenti energentici nel 2024

Francesca Rizzi
Pubblicato il 12 settembre 2023
Introdotto dal Governo Conte dal Decreto 34/2020 – cosiddetto “Dl Rilancio” – nell’ambito delle misure urgenti in materia di sostegno al lavoro e all'economia connesse all'emergenza Covid ha subito nel corso di questi tre anni delle variazioni e si prospettano delle ulteriori modifiche per il 2024.
Seguici su Instagram, Facebook e TikTok per scoprire ogni giorno tutte le novità riguardanti bonus, pensioni, invalidità civile e lavoro. Inizia a seguire il nostro podcast su Spotify, Amazon Music, Samsung Podcast e Apple Podcast per non perdere le interviste settimanali con personaggi autorevoli che parleranno di pensioni, bonus, invalidità civile e lavoro. Guarda le nostre video guide gratuite sul nostro canale YouTube.
All’interno di questo articolo andremo ad approfondire come è cambiato il super bonus nel corso di questi anni e di come cambierà nel 2024.
Che cos'è il superbonus 110%?
Il Superbonus 110%, così come sopra anticipato, rappresenta una misura di incentivazione che è stata introdotta dal Decreto Rilancio.
Nel corso di questi ultimi anni è stato oggetto di successive modifiche da parte della Legge di Bilancio, dal DL Antifrodi (DL 13/2022) e nel DL Energia 2022, nel Decreto Aiuti (DL 50/2022) e nel DL Aiuti-quater (DL 176/2022 convertito con LEGGE 13 gennaio 2023, n. 6).
L’ultimo andamento sul super bonus è rappresentato dal Decreto Tutela Utenti che è stato annunciato dal Consiglio dei Ministri e che è stato pubblicato in Gazzetta come DECRETO-LEGGE 10 agosto 2023, n. 104, in vigore dall’11 agosto 2023.
Come funziona il superbonus?
In pratica il super bonus si connota come una detrazione riconosciuta nella misura del 110% sulle spese effettuate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2022, e abbassata al 90% dal 1° gennaio 2023 (salvo alcuni casi per cui la misura del 110% è stata prorogata fino al 31/12/23), a fronte di specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici, nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici effettuati da:
- condomìni;
- persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, nonché quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.
Si chiarisce che solo al termine di quest’anno e, quindi, fino al 31 dicembre 2023 risulta essere prevista l’applicazione del super bonus, ma secondo delle percentuali differenti.
Nello specifico è stata fissata la condizione di esecuzione del 60% dell’intervento complessivo entro il 30 giugno 2023, per:
- Iacp ed “enti equivalenti”;
- cooperative edilizie a proprietà indivisa.
Inoltre, a partire da quest’anno e, quindi, dal 1° gennaio 2023, è stato previsto che nel caso di edifici indipendenti/autonomi e delle villette unifamiliari, il Superbonus è attuabile al verificarsi di tutte le seguenti tre condizioni:
- il contribuente è proprietario dell’immobile o, su di esso, è titolare di un diritto reale di godimento (ad esempio, l’usufrutto);
- l’unità oggetto di interventi è adibita ad abitazione principale;
- il contribuente non supera, nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa, la soglia di reddito pari a 15.000 euro, calcolata sommando i redditi di tutti i familiari e dividendoli per i quozienti previsti dal decreto Aiuti-quater 176/2022.
Emerge anche che l'applicazione del Superbonus nella misura del 110% - senza nessuna limitazione ISEE, ma a condizione che entro il 30 settembre 2022 sia stato eseguito il 30% dell’intervento complessivo - è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 su queste tipologie di immobili:
- edifici unifamiliari;
- unità autonome funzionalmente indipendenti.
L’applicazione del super bonus prevede una regola sostanziale che distingue due tipologie di lavori:
- interventi “trainanti”;
- interventi “trainati”.
In particolare, si sottolinea che solamente gli interventi di tipo trainanti vanno ad assicurare l’accesso diretto alla detrazione del 110% la quale deve essere, a sua volta, spalmata in cinque rate annuali di pari importo anziché nelle canoniche dieci dei bonus 50-65% (le rate saranno invece quattro per le spese sostenute nel 2022).
Per quanto concerne, invece, gli interventi di tipo trainati emerge che si ha diritto al Superbonus, solamente nel caso in cui i lavori vengono “eseguiti congiuntamente con almeno uno degli interventi principali (trainanti)”.
Novità Superbonus 2024
A partire dal 1° gennaio 2024 si va a delineare un importante cambiamento. Nello specifico ci sarà un ulteriore taglio per l’aliquota relativa al super bonus.
È stato chiarito che si passerà prima al 70%, per poi scendere, nel 2025, al 65%.
La legge di bilancio ha previsto che i bonus fiscali saranno riservati esclusivamente ai condomini mentre per quanto riguarda le Unifamiliari, la possibilità di accedere alle detrazioni termina questo dicembre.
Il Decreto Omnibus ha delineato una proroga che estende la detrazione al 110% per gli edifici che al 30 settembre 2022 avevano raggiunto il 30%, mentre per i lavori iniziati dal 1° gennaio, e per cui le spese saranno sostenute entro fine anno, l’agevolazione sarà al 90%.
Il bonus per le barriere architettoniche che permette, a qualunque intervento atto al superamento e all’eliminazione degli elementi costruttivi che ostacolano gli spostamenti, l’applicazione della cessione del credito e dello sconto in fattura permane al 75%. Nello specifico con questa agevolazione è possibile installare anche ascensori, montacarichi e rampe, oltre che modificare o sostituire altri elementi di intralcio o di difficile fruibilità, come servizi igienici, porte e impianti citofonici.
Anche il sisma bonus per la spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 continuerà al 50%. A tal fine emerge che il calcolo della detrazione è stabilito su un massimale di 96mila euro annui, e ripartito in cinque quote annuali. Di controverso si nota che nei casi di interventi con riduzione del rischio sismico di una o due classi la detrazione sale al 70 o 80%, mentre per lavori realizzati su parti comuni di edifici condominiali può arrivare a 80 o 85%.
Anche le detrazioni per il risparmio energetico proseguono con aliquote dal 50 al 65%, in base alla tipologia di lavori effettuati.
Si nota che con l’Ecobonus è possibile sostituire finestre e infissi, e installare caldaie ad alta efficienza, avendo il vantaggio di una detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
Sono confermati per il 2024 anche il Bonus Ristrutturazioni Edilizie al 50% e il Bonus Verde al 36%. Mentre è in scadenza, entro la fine di quest’anno, il bonus case green.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Bonus
ISEE Universitartio 2024 la guida completa
Scopri come calcolare l'ISEE Universitario 2024 con i requisiti di indipendenza e i documenti necessari. Accedi a borse di studio e agevolazioni.

Francesca Rizzi
01 luglio 2024

Bonus
Carta Risparmio Spesa 2024: Requisiti e Guida all'Utilizzo
Scopri i requisiti e come utilizzare la Carta Risparmio Spesa 2024 per supportare le tue spese familiari. Guida completa su eleggibilità e benefici.

Francesca Rizzi
25 giugno 2024

Bonus
Risparmio Energia: Fino a 297€ con il Mercato Tutelato
Scopri come risparmiare fino a 297€ all'anno tornando al mercato tutelato dell'energia. Approfitta delle tariffe vantaggiose e della sicurezza offerta dal servizio a tutele graduali

Francesca Rizzi
25 giugno 2024
